Due cittadini pakistani di 28 e 31 anni sono finiti in manette a Porto Recanati nella serata di lunedì 10 settembre per via dei loro ripetuti tentativi di omicidio nei confronti di un 34enne afghano.

La vicenda aveva avuto inizio lo scorso 21 agosto, quando una maxi-rissa scoppiata a ridosso dell’Hotel House aveva provocato il ferimento di diversi individui. Già in quel frangente il 34enne afghano aveva riportato una lesione di una certa entità a un braccio, venendo successivamente curato all’ospedale di Torrette di Ancona.

Il secondo atto si è invece avuto intorno alle 15.00 di sabato 8 settembre. Uno dei due arrestati, dopo aver individuato il 34enne al settimo piano dello stabile, aveva estratto una pistola e aveva tentato di fare fuoco all’indirizzo dell’uomo, che si era salvato solamente a causa di un malfunzionamento dell’arma: in quell’occasione, tuttavia, il sicario aveva lasciato dietro di sé un proiettile inesploso calibro 22, successivamente posto sotto sequestro da parte dei Carabinieri.

In seguito a questo fatto, le forze dell’ordine avevano raccolto molte testimonianze dei condomini, uno dei quali si era ritrovato uno dei due fuggitivi in casa propria.

Le ricerche nei confronti dei due pakistani sono andate avanti per giorni fino a lunedì, quando i Carabinieri sono stati avvertiti che entrambi avevano fatto ritorno all’Hotel House con il probabile scopo di tentare nuovamente di uccidere il cittadino afghano.

Una volta recatisi sul posto, i militari hanno dunque rintracciato i due in un appartamento del secondo piano, privi della pistola detenuta in precedenza ma comunque in possesso di alcuni coltelli. Dati i numerosi elementi raccolti a carico di ambedue i malviventi, per loro è infine scattato il traferimento presso il carcere anconetano di Montacuto.