Delitto di Rosina Carsetti a Montecassiano, il marito Enrico Orazi confessa l’omicidio
Per la morte della donna, risalente alla Vigilia di Natale del 2020, in primo grado era stato condannato all'ergastolo il nipote
Svolta nel processo d’appello in corso presso il Tribunale di Ancona sull’omicidio di Rosina Carsetti, 78enne uccisa nella propria abitazione di Montecassiano durante la Vigilia di Natale del 2020.
Nel corso dell’udienza in programma nella mattinata di mercoledì 29 maggio, infatti, il marito della vittima, Enrico Orazi, si è attribuito la responsabilità materiale dell’omicidio. Secondo la versione fornita dall’82enne, dopo aver sorpreso la moglie a fumare una sigaretta all’interno della casa, tra i due sarebbe scoppiata un’accesa lite, al culmine della quale Orazi avrebbe strangolato la coniuge.
Orazi, che nel corso delle indagini era finito ai domiciliari con l’accusa di omicidio volontario premeditato, aveva sostenuto a lungo la tesi secondo cui Rosina sarebbe deceduta dopo essere stata legata e imbavagliata da alcuni rapinatori penetrati in casa. In primo grado, il nipote Enea Simonetti era stato condannato all’ergastolo per aver ucciso la nonna, mentre Enrico Orazi e sua figlia Arianna erano invece stati ritenuti colpevoli di simulazione di reato.
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