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Solidarietà: tanti progetti per le zone colpite dal terremoto

Nasce un portale per il rilancio dell'economia. Intanto Camerino prova a ripartire con le lauree, Visso con un gemellaggio

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Il campanile di Camerino crollato su un'abitazione dopo il terremoto del 30 ottobre

Sono circa 25mila le persone assistite dalla protezione civile dopo il sisma del 26 e 30 ottobre 2016. La maggior parte di esse, rimaste senza casa, viene assistita direttamente nel proprio comune, mentre altre sono state trasferite nelle strutture in altre città delle vicinanze o addirittura nei comuni costieri.

In una situazione così difficile, la vera sfida è ricominciare e per farlo vengono elaborati costantemente progetti di solidarietà e di aiuto per le zone colpite dal terremoto.

Camerino riparte dall’università con il suo #ilfuturononcrolla: lunedì 7 novembre si sono celebrate le prime lauree post-sisma in informatica. Alla cerimonia erano presenti il rettore Flavio Corradini, il commissario per la ricostruzione Vasco Errani e il sindaco Gianluca Pasqui. La volontà di ripartire con le lezioni e di trovare una sistemazione per i 1500 studenti che non hanno più una casa sono le priorità in questo momento.

Nel frattempo Visso ha stretto un gemellaggio con la città di Recanati, in presenza del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il sindaco di Recanati Francesco Fiordomo e con il primo cittadino di Visso Giuliano Pazzaglini. Una delle tante zone di Visso crollate per il terremoto del 30 ottobreL’intento di questo progetto, stipulato in nome della cultura, dell’imprenditorialità e della solidarietà, è la creazione di un protocollo di intesa per la realizzazione di progetti culturali e turistici così da rilanciare l’economia di Visso e dei monti Sibillini. Il legame tra le due città è già presente da tempo: basti pensare che Visso ospita circa 100 manoscritti del poeta recanatese Giacomo Leopardi.

Si prosegue con l’iniziativa dell’ASUR-Servizi Veterinari, che ha attivato un piano operativo di rilevazione dei danni nelle aziende agro-zootecniche e nelle imprese alimentari. Le priorità sono gli allevamenti bovini, quelli ovini che producono latte, gli allevamenti avicoli e gli stabilimenti di produzione riconosciuti. Nel concreto vengono effettuati controlli tempestivi per sostenere le attività produttive e le filiere alimentari, le quali devono restare nel mercato locale, nazionale ed internazionale. Grazie a questi interventi anche da parte dei Servizi Veterinari e di Igiene Alimentare di origine vegetale con il supporto dei laboratori dell’Istituto Zooprofilattico di Umbria e Marche.

Per di più nella zona industriale Maddalena di Muccia è stato istituito un Presidio Veterinario e Sicurezza Alimentare Avanzato per garantire il proseguimento delle attività, per offrire un pronto soccorso e lo spostamento in strutture ambulatoriali veterinarie locali per gli animali in difficoltà. A supportare l’attività ci sono i volontari medici veterinari liberi professionisti e le associazioni ambientaliste; a favorire l’attività di supporto c’è anche l’Ospedale Veterinario Universitario Didattico di UniCam, il quale ha messo a disposizione strutture e personale con turnazioni di 24H.

Il rilancio dell’economia dei prodotti tipici marchigiani delle zone colpite dal sisma è possibile anche grazie al progetto nato dopo il sisma del 24 agosto chiamato “Terremoviamoci“. E’ un portale tramite il quale vengono segnalate le aziende e i prodotti delle zone terremotate per favorirne la ripresa economica. All’interno del portale sono contenute tutte le aziende segnalate fino ad ora e i prodotti che vengono prodotti all’interno di esse.

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