Lorenzo Perfetti, a metà tra “Ringhio” Gattuso e Daniele Massaro! Il 26enne corridoniano (“ma nato a Macerata“, ci tiene a puntualizzare), è l’uomo per tutte le stagioni, che non disdegna il gol.

A Celano ha realizzato la rete della sicurezza tre minuti dopo aver rilevato Ferri-Marini. Davvero niente male, anche se lui si schermisce: “È stato altruista Belka (Belkaid, ndr), che è partito molto bene in contropiede, poi mi ha visto ben piazzato in area e non ha tentato la conclusione personale, optando invece per il passaggio al sottoscritto. Mi sono fatto trovare puntuale a scodellare in rete“.

Non è la prima volta, per Perfetti, e non sarà l’ultima. Del resto, il trottolino biancorosso aveva già realizzato la rete decisiva all’Aurora Treia nel memorial Fabbroni, disputato a Caldarola, e nella successiva partita d’allenamento con l’Urbisalviense, qualche ora prima dell’ouverture maceratese, a dimostrazione che il feeling con il gol per lui non è cosa rara.

Stavolta, però, il suo centro è più pesante, avendo contribuito a mettere in cassaforte il risultato, sbloccato dal guizzante Kouko, ed a legittimare con il doppio vantaggio la supremazia della “Rata”, apparsa evidente per tutto il volgere del match di esordio in campionato, ma non finalizzata nel corso della prima frazione di gioco, in cui la Magi-band non era stata così precisa.

Al di là delle qualità di realizzatore di tanto in tanto ribadite, a Perfetti dove piace giocare? “Sono un giocatore che fa della duttilità l’arma migliore. Sono stato impiegato da centrocampista centrale vicino a Romano a guardia del pacchetto difensivo, esterno di centrocampo alto sia a destra che a sinistra (calcia con tutti e due i piedi, ndr), lo scorso anno pure in difesa. Ma la cavo un po’ ovunque, anche se preferirei agire da mezzapunta esterna in un centrocampo avanzato a tre, dietro l’unica punta“.

Come ti è sembrato Magi? “Una brava persona ed un tecnico preparato, ma del resto mi sono trovato bene anche con gli altri trainer con cui ho lavorato. Non sono certamente un piantagrane“.

Come vedi la Maceratese di quest’anno? “Abbiamo giocatori importanti che possono far togliere alla società delle belle soddisfazioni. Noi ci stiamo impegnando al massimo ed abbiamo iniziato con il piede giusto, fatto positivo. Poi sarà il campo, che non si coniuga con la matematica, a dare i responsi, come è giusto che sia“.

Come vedi le prossime gare con la Jesina ed il Fano dell’ex Borrelli? “La gara di Coppa Italia con la Jesina sarà importante anche per far acquisire minutaggio a chi in campionato gioca di meno. Più si va avanti e meglio è. Contro l’Alma Juve Fano (domenica 14 settembre, ndr), all’Helvia Recina, sarà dura. I granata sono davvero una bella compagine. Ma proveremo a realizzare un bis vincente… “.

Chi ammiri di più in serie A? “Addirittura in serie A? – risponde sorridendo Perfetti, bravo a rimanere sempre con i piedi per terra – Non volerei così alto. Non ho miti, però ho sempre ammirato Gattuso per la sua tenacia nel non voler mollare mai“.

Un “Ringhio” con i piedi migliori (ricordate il bel sinistro a giro di Caldarola?), oppure un Lele Massaro che spaziava nel Milan vincente di qualche anno fa, ricoprendo con incredibile facilità tutti i ruoli dalla difesa (ad eccezione del portiere) all’attacco, riuscendo al contempo ad essere anche decisivo in zona gol, come dimostrano due suoi centri in una finale di Champions (Milan-Barcellona 4-0)? Fate voi. Mentre Lorenzo Perfetti torna da buon soldatino a disposizione di mister Magi, che avrà l’imbarazzo della scelta nel collocarlo in qualsiasi zona del campo ogni qual volta lo chiamerà all’opera. Del resto il buon giocatore moderno è quello che si fa trovare sempre pronto. Anche a disputare uno scampolo di partita. Magari realizzando pure un gol. Come Perfetti. Come a Celano.

daS.S. Maceratese