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San Severino, la stagione del teatro Feronia si conclude con il “Don Chisciotte”

Presentato da Alessio Boni, lo spettacolo si svolgerà mercoledì 10 aprile a partire dalle ore 21.00

Alessio Boni

Alessio Boni e Serra Ylmaz Pivetti chiudono con «Don Chisciotte» mercoledì 10 aprile il cartellone del Teatro Feronia proposto da Comune e AMAT con il contributo di MiBAC e Regione Marche.

Lo spettacolo è prodotto da Nuovo Teatro con Fondazione Teatro della Toscana, liberamente ispirato al romanzo di Miguel de Cervantes e adattato per il teatro da Francesco Niccolini con la drammaturgia di Alessio Boni, Roberto Aldorasi, Marcello Prayer e Francesco Niccolini, con nel cast Marcello Prayer e la regia di Alessio Boni, Roberto Aldorasi e Marcello Prayer.

Si legge nelle note a firma di Boni: «Chi è pazzo? Chi è normale? Forse chi vive nella sua lucida follia riesce ancora a compiere atti eroici. Di più: forse ci vuole una qualche forma di follia, ancor più che il coraggio, per compiere atti eroici. La lucida follia è quella che ti permette di sospendere, per un eterno istante, il senso del limite: quel “so che dobbiamo morire” che spoglia di senso il quotidiano umano, ma che solo ci rende umani. L’animale non sa che dovrà morire: in ogni istante è o vita o morte. L’uomo lo sa ed è, in ogni istante, vita e morte insieme. Emblematico in questo è Amleto, coevo di Don Chisciotte, che si chiede: chi vorrebbe faticare, soffrire, lavorare indegnamente, assistere all’insolenza dei potenti, alle premiazioni degli indegni sui meritevoli, se tanto la fine è morire? Don Chisciotte va oltre: trascende questa consapevolezza e combatte per un ideale etico, eroico. Un ideale che arricchisce di valore ogni gesto quotidiano. E che, involontariamente, l’ha reso immortale. È forse folle tutto ciò? È meglio vivere a testa bassa, inseriti in un contesto che ci precede e ci forma, in una rete di regole predeterminate che, a loro volta, ci determinano? Gli uomini che, nel corso dei secoli, hanno osato svincolarsi da questa rete – avvalendosi del sogno, della fantasia, dell’immaginazione – sono stati spesso considerati “pazzi”. Salvo poi venir riabilitati dalla Storia stessa. Dopotutto, sono proprio coloro che sono folli abbastanza da credere nella loro visione del mondo, da andare controcorrente, da ribaltare il tavolo, che meritano di essere ricordati in eterno: tra gli altri, Galileo, Leonardo, Mozart, Che Guevara, Mandela, Madre Teresa, Steve Jobs e, perché no, Don Chisciotte».

Informazioni e biglietti: biglietteria del Teatro Feronia tel. 0733/7634369 e 0733/641255AMAT 071/2072439, Call center dello spettacolo delle Marche 071/2133600 Online su vivaticket.it.

Inizio ore 21.00

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