La Regione valorizza le produzioni e aiuta i progetti locali di sviluppo
La Regione Marche nell’ambito dei programmi di sostegno e valorizzazione delle attività di acquicoltura, ha approvato un bando per contribuire al miglioramento degli ecosistemi locali di concerto con le amministrazioni provinciali.
L’intenzione è di finanziare e incentivare progetti destinati al ripopolamento ittico delle acque dolci con specie autoctone (con netta priorità per la trota fario) marchigiane.
Beneficiari sono gli enti pubblici (soprattutto le Province che svolgono da anni azione di ripopolamento come compito istituzionale a sostanziale beneficio della pesca sportiva) e le aziende private purchè in possesso, per i loro impianti, dei requisiti scientifici e gestionali atti a conservare e accrescere le specie ittiche e la conservazione delle biodiversità.
Diverse le tipologie d’intervento ammesse ai contributi: il miglioramento qualitativo delle specie da ripopolamento, il potenziamento degli incubatoi, gli impianti per la produzione di specie destinate al ripopolamento delle acque pubbliche e gli impianti di avanotteria da ripopolamento, limitatamente a specie autoctone.
Le spese ammissibili stavolta sono oltre che edili e impiantistiche, attrezzature e macchinari anche per studi e ricerche per soggetti pubblici; spese tecniche per progettazione, direzione lavori, pubblicizzazione dell’investimento.
Non sono ammessi interventi per specie non autoctone delle Marche e acquisti di immobili. Il contributo erogato sugli interventi strutturali viene concesso nella misura del 40% in conto capitale, mentre per studi e ricerche del 50%.
“Vogliamo che il ripopolamento sia realizzato – ha detto l’assessore alla Pesca Vittoriano Solazzi – riproducendo ceppi di specie locali per salvaguardarne l’esistenza e anzi reintrodurle massicciamente nei nostri fiumi. La Regione è infatti molto sensibile al miglioramento qualitativo delle specie da ripopolamento per questo aiuta e valorizza chi, ente o privato, promuove azioni di sensibilizzazione verso la pesca-acquacoltura”.
Dalla Regione Marche
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