Sanità: in Provincia aperto il “tavolo” istituzionale
La medicina del futuro sarà sempre meno di carattere ospedaliera e bisognerà dare una forte spinta all’integrazione socio-sanitaria. Su queste prospettive a lungo termine sarà necessario impegnarsi per politiche di programmazione territoriali, investendo sulla prevenzione.
Sono questi alcuni punti irrinunciabili della futura sanità marchigiana, illustrati dal presidente della competente Commissione del Consiglio regionale, Francesco Comi e dall’assessore regionale ai servizi sociali, Luca Marconi, intervenuti nella serata di Mercoledì 21, su invito del presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, alla seduta d’insediamento del “tavolo” istituzionale sui temi della sanità dell’area vasta n. 3 maceratese, costituito dall’Amministrazione provinciale.
Nell’aprire i lavori, il presidente Pettinari ha spiegato il senso dell’iniziativa, che si inquadra – ha detto – nel metodo di concertazione territoriale e istituzionale che l’Amministrazione provinciale di Macerata ha posto a base di tutto il proprio lavoro. Attraverso il “tavolo” istituzionale oggi costituito – ha proseguito il presidente – la comunità provinciale, rappresentata dagli enti territoriali, potrà essere presente e vigile affinché l’area del Maceratese non subisca un depauperamento dei servizi. Nonostante la provincia di Macerata sia una di quella dove la rete ospedaliera è più frastagliata, essa in passato è stata penalizzata più di altre e ciò non deve più accadere. Anche per questo tutti hanno giudicato estremamente opportuna e necessaria l’iniziativa della Provincia, che per la prima volta ha avviato un confronto territoriale sul tema della sanità.
Dopo l’illustrazione da parte del consigliere Comi delle linea generali del piano sanitario regionale, che andrà in aula dal prossimo 29 ottobre, si è aperto un ampio dibattito a cui hanno preso parte i sindaci di Macerata, Romano Carancini, di Civitanova, Massimo Mobili, di Tolentino, Luciano Ruffini, di San Severino Cesare Martini, di Recanti Francesco Fiordomo e gli assessori delegati dai sindaci di Camerino, Matelica, Treia. Hanno partecipato, come componenti dello stesso ”tavolo” provinciale i segretari delle organizzazioni sindacali territoriali Cgil (Benfatto), Cisl (Ferracuti), Uil (Broglia) e Ugl (Mincio), da parte dei quali è stato chiesto che la Regione non intervenga con provvedimenti di programmazione basati solo sui “numeri”, ma guardi alla qualità dei servizi in relazione al bisogno delle popolazioni e confrontandosi con le realtà territoriali sulla base di strategie ed ipotesi di soluzioni adeguate.
Soddisfazione per la partecipazione e per il dibattito che si è aperto è stata espressa dal presidente della Provincia, Pettinari, per il quale questo primo incontro è stato proficuo non solo sul piano delle reciproca informazione, ma anche per costruire un lavoro propositivo dell’intera area vasta maceratese. Grazie alla possibilità dei sindaci di confrontarsi periodicamente nei lavori del “tavolo” provinciale, si potrà giungere – secondo Pettinari – a formulare anche proposte condivise che superino i campanilismi del passato.
da Provincia di Macerata
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