La situazione delle strade nel maceratese dopo gli eventi sismici del 26-30 ottobre
A parlarne è Antonio Pettinari, presidente della provincia di Macerata

Il terremoto del 26-30 ottobre ha fortemente colpito le Marche. Molti i danni riscontrati ai quali si cerca di provvedere il prima possibile. Altrettanti sono i danni causati alle strade, principalmente quelle di montagna nelle zone di Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Valnerina. L’obiettivo fondamentale è aprire di nuovo le strade per permetterne la mobilità. A spiegarlo è il presidente della provincia di Macerata Antonio Pettinari, durante la conferenza presso la sede della Provincia di Macerata. Egli si è dimostrato fortemente preoccupato per il suo territorio poiché i danni sono moltissimi e soprattutto molto ingenti.
Un’ampia area quella colpita dal sisma, la quale necessita di aiuti difficili da consegnare a causa della mobilità interrotta. Una situazione grave quella vissuta lungo la statale provinciale che collega Fiastra e Bolognola, lungo la quale è caduto un masso norme, che è stato distrutto e poi sono stati tolti i detriti e vi è anche la presenza di due punti di sgancio e altri punti di abbassamento. Per questi interventi, iniziati a partire dall’8 dicembre, sono stati previsti 94mila euro complessivi affidati a 3 ditte diverse per provvedere più velocemente alla riapertura della provinciale.
Situazione difficile anche per la Sarnano-Sassotetto che è ancora chiusa. A causa di 8 abitazioni pericolanti collocate a Piobbico la strada non è percorribile. Il sindaco di Sarnano, Franco Ceregioli, ha garantito l’inizio dei lavori per la demolizione delle case. Sono stati inoltre stanziati 40mila euro sia per la messa in sicurezza delle pareti rocciose e del versante. Secondo il procedimento dei lavori, entro Natale dovrebbe essere riaperta.
Molti danni anche quelli subiti lungo la strada che collega Monte San Martino e Amandola che è chiusa a causa dei problemi sulla parete rocciosa. L’intento è quello di rafforzare le reti che sostengono le pareti rocciose. Sono stati stanziati 240mila euro e i lavori sono iniziati mercoledì 14 dicembre con il coordinamento della Protezione Civile.
Ciò che conta è poter riaprire le strade mettendole in sicurezza e prevedendo eventuali danni futuri. Fondamentali per il turismo e l’economia, ma soprattutto per gli abitanti delle zone colpite. Per le scuole è già stato stanziato circa 1milione di euro, mentre sono circa 700mila gli euro per le strade.
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