Macerata, prima del ballottaggio: come si schierano le liste civiche?
Con il ballottaggio alle porte, facciamo il punto della situazione sugli orientamenti di voto dei candidati esclusi al primo turno dalla corsa al posto di Sindaco di Macerata.
A due giorni dal voto che deciderà chi sarà il nuovo Sindaco di Macerata, si sciolgono completamente le riserve di tutti e tre gli asclusi dalla competizione, Anna Menghi, Giorgio Ballesi e Paolo Ranzuglia. L’unica candidata donna alla prima carica cittadina è stata l’ultima a dare l’annuncio ufficiale della sua posizione, ed è stato un annuncio shock: la Menghi ha infatti deciso di non recarsi a votare. Il perché lo spiega in una nota diramata ieri: “Il risultato del 6 per cento è stato deludente, ma lo rispetto e tenterò di fare del mio meglio per rappresentare gli oltre mille maceratesi che hanno creduto in me e nelle liste civiche che mi hanno appoggiato. La credibilità politica che questi cittadini hanno votato, e che ha sempre caratterizzato il Comitato Anna Menghi, continuerà a contraddistinguermi in consiglio comunale“.
“L’11 e il 12 aprile – spiega l’ex sindaco – non andrò a votare. Mi hanno cercato, ma non ci sono le condizioni politiche per accordarci seriamente. Oggi prendiamo atto dei tentativi di adulazione, ma non ci sono le condizioni per appoggiare l’una o l’altra coalizione. Un’unione seria, sui programmi e non sulle poltrone, poteva essere fatta solo prima delle elezioni. Abbiamo tentato, ma non è stato possibile“. “Continuo a pensare – conclude la Menghi – che il nuovo sindaco avrà un grande compito da portare avanti. Gli auguro buon lavoro, perché ne avrà bisogno“.
L’atteggiamento di Ballesi e Ranzuglia è stato leggermente diverso, poiché, dopo un giro di consultazioni con Romano Carancini e Fabio Pistarelli che non ha portato però alla definizione di possibili alleanze, hanno lasciato totale libertà di voto ai propri elettori. A chi lo ha votato, il candidato di centro Giorgio Ballesi ha lasciato la massima libertà di voto: pur avendo constatato infatti diversi punti di convergenza, egli ha deciso di mantenersi equidistante da entrambi gli schieramenti senza influenzare il voto dei suoi sostenitori, lasciando piena libertà di scelta, come anche Paolo Ranzuglia, come scrive sul sito della sa lista MaceraTiAmo:
“Dopo mesi di intenso lavoro – scrive – siamo arrivati alle elezioni e ci siamo confrontati con la realtà del voto. Voto da cui emergono due sentimenti distinti.
Da un lato una grande soddisfazione: ottenere il 3,11% (2,73% per la lista) alla prima esperienza, senza appoggi di alcun tipo, è un risultato eccezionale del quale andiamo fieri. Dall’altro è inevitabile provare un pizzico di delusione per aver mancato di un soffio il risultato di mandare una persona in consiglio comunale. Si tratta comunque di un bilancio nettamente positivo e di questo dobbiamo ringraziare i tanti maceratesi che ci hanno sostenuto. A questo punto non ci fermiamo; proseguiamo il nostro lavoro per portare avanti le nostre idee e tenere alta l’attenzione dell’amministrazione e dei cittadini sui temi a noi cari. Iniziamo quindi da subito la nostra azione di stimolo e di critica attiva, sollecitando una presa di posizione chiara e dettagliata dei due candidati sindaci su alcuni temi fondamentali:
– Cosmari e gestione rifiuti;
– acqua pubblica;
– inquinamento dell’aria;
– trasporto pubblico;
– rilancio turistico.
Anche dopo l’incontro della scorsa settimana con Carancini, MaceraTiAmo non prende posizione a favore di alcuno schieramento perché è alternativa al sistema dei partiti, e lascia quindi libertà di voto ai suoi sostenitori; saranno gli elettori, se vorranno, a scegliere il candidato che sarà in grado di offrire le migliori garanzie sui temi della qualità della vita e del rispetto dei beni comuni.
Ringraziamo tutti i nostri elettori, che ci hanno consentito di compiere un piccolo miracolo considerato il tempo e le risorse a disposizione. Il nostro impegno per Macerata cambia forma ma non efficacia ed incisività; pertanto chi vorrà unirsi al nostro percorso è il benvenuto e può contattarci attraverso il sito internet“.
Una considerazione finale su questa tornata elettorale l’ha voluta dare, in esclusiva a Maceratanotizie.it, anche il candidato più votato, con 367 preferenze personali, e cioè l’ex-assessore alla cultura e capofila della lista civica Pensare Macerata, Sport Massimiliano Bianchini.Con noi Bianchini ha analizzato la situazione che si è configurata dopo il primo turno, che è stato caratterizzato dall'”evidente rottura con uno schema partitico precedente che ha mostrato tutta la sua debolezza. Per questa città ci voleva un segnale forte, di impegno in prima linea di persone che progettano un modo più diretto di fare politica, tra la gente, e questo è stato premiato dagli elettori con un risultato che, sinceramente, ci ha gratificati“. Il leader di Pensare Macerata riconosce che la precedente amministrazione ha rivelato delle lacune e delle imperfezioni e per questo ha tentato di proporre una lista di persone nuove, giovani, denunciando la mancanza di riformismo della sua parte politica. “Il centro-sinistra si è arroccato su posizioni desuete, impegnando le sue forze in uno sport neanche troppo interessante, parlar male di Berlusconi, senza proporre nulla di nuovo su tematiche nazionali ed internazionali urgenti. Ora bisogna davvero fa evolvere quelle forze politiche che nel corso di vent’anni hanno intrapreso un cammino di cambiamento, e proprio con una visione nuova e ragionata, con un continuo confronto con le istanze dei competitori politici si possono raggiungere obiettivi primari per Macerata come la valorizzazione del primato intellettuale oppure il miglioramento della fruibilità delle strutture cittadine, o ancora l’innalzamento del livello della qualità della vita nelle frazioni, finora spesso dimenticate“. Infine, Massimiliano Bianchini avverte che il ballottaggio sarà una partita difficile e delicata, poiché gli equilibri possono facilmente ribaltarsi, e che entrambi i candidati possono vincere solamente affrontando questo ultimo passo con grande sobrietà e trasparenza, e soprattutto con un progetto forte per la città di Macerata.
di Marco Di Pasquale
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