Dalla ricerca Unicam nuovi farmaci per curare il dolore neuropatico
E’ possibile abolire i sintomi del dolore neuropatico: sono questi i risultati di uno studio condotto dal gruppo coordinato dal prof. Mario Grifantini della Facoltà di Farmacia di UNICAM, che è stato pubblicato sul “Journal of Medicinal Chemistry”, rivista di Chimica Farmaceutica con il più elevato impact factor.
La pubblicazione è stata inoltre selezionata da Science-Business Exchange (SciBX) del gruppo editoriale della prestigiosa rivista Nature al fine di diffondere i risultati della ricerca non solo presso la comunità scientifica internazionale, ma anche presso le industrie interessate.
Le molecole oggetto della ricerca, somministrate a basse dosi, sono risultate in grado di abolire i sintomi del dolore neuropatico tramite un meccanismo che comprende il legame delle sostanze con alta affinità e selettività ad un particolare tipo di recettore dell’adenosina, costituito da una proteina inserita nella membrana delle cellule neuronali coinvolte nella trasmissione del dolore.
Il dolore neuropatico, molto diffuso ad esempio negli stati post-traumatici, post-erpetici, diabetici, carcinomatosi, da artrite reumatoide, difficile da curare e da alleviare, è un dolore sia acuto che cronico provocato dal fatto che a livello del sistema nervoso centrale le fibre nervose trasmettono ai centri del dolore, posti nel cervello, segnali errati. E’ molto diffuso
Questa disfunzione dell’attività neurologica provoca, quindi, sensazioni dolorose anche in assenza di un danno reale. L’uso di farmaci anti-infiammatori ed analgesici risulta spesso di scarsa efficacia per cui per molti pazienti si ricorre agli oppiacei il cui uso comporta rilevanti effetti collaterali.
Ed è proprio per questo che il lavoro svolto dai ricercatori Unicam risulta essere ancor più efficace.
Il nuovo riconoscimento della comunità scientifica internazionale alla Facoltà di Farmacia, ora “Scuola del farmaco e dei prodotti della salute” di Unicam, premia l’impegno pluriennale del Prof. Grifantini e dei suoi collaboratori i quali, tra i primi in Italia, si sono occupati dello studio delle potenzialità terapeutiche degli analoghi dei nucleosidi naturali per lo sviluppo di nuovi farmaci per il trattamento di varie patologie quali il cancro, le infezioni virali e il dolore.
Dall’Università di Camerino
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