Evasione fiscale da 500 milioni di euro, organizzazione smantellata dalla Guardia di Finanza
Il bilancio è di 33 indagati e 7 arresti. Scoperta una banca abusiva realizzata tra Civitanova Marche e Corridonia

Maxi operazione della Guardia di Finanza, che al termine di un’inchiesta coordinata dalla Procure di Milano e Bologna ha smantellato un sodalizio criminale composto da individui di nazionalità cinese, responsabili di evasione fiscale per centinaia di milioni di euro.
Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, gli appartenenti alla circolazione avrebbero importato centinaia di container dalla Cina, riuscendo poi a non pagare Iva e dazi doganali attraverso un intricato sistema che si avvaleva di società inesistenti con presunte sedi in Italia, Grecia e Bulgaria. In tal modo si sarebbero originati guadagni per circa 500 milioni di euro.
Per riciclare il denaro illecito, erano poi stati creati degli sportelli bancari abusivi in una villa, un’agenzia di viaggi e un Cash&Carry situati tra Civitanova Marche e Corridonia. Dopo ulteriori passaggi, le somme ripulite facevano quindi ritorno per la maggior parte in Cina.
Al termine delle indagini portate avanti dalle Fiamme Gialle del comando di Ancona, sono stati eseguiti sequestri di beni mobili e immobili per oltre 116 milioni di euro: si tratta di una cittadella commerciale situata a Civitanova Marche, nove case, cinque ristoranti, conti correnti e automobili di lusso. Ben 33 le persone indagate, residenti sia nelle Marche che in numerose altre regioni italiane. Due di loro sono finite in carcere, mentre altre cinque sono invece state destinate agli arresti domiciliari.
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