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Presentato Nexhum, il portale digitale dei beni culturali dell’Università di Macerata

Il rettore McCourt: "E’ un lavoro sempre in corso, destinato ad arricchirsi con nuove collezioni"

Presentazione del portale Nexhum

L’Università di Macerata spinge sull’acceleratore della digitalizzazione. L’Ateneo ha presentato ufficialmente oggi Nexhum (nexhum.unimc.it), una piattaforma online ideata per l’archiviazione, la gestione e la valorizzazione a lungo termine di oggetti e collezioni digitali. Di fatto, è una porta di accesso digitale, accessibile liberamente a tutti, che si spalanca su buona parte del patrimonio culturale dell’Ateneo, consentendo a chiunque dotato di pc, dispositivo mobile e una connessione, di sfogliare, visionare e consultare libri antichi, monografie in accesso aperto, periodici e quotidiani di interesse storico, manoscritti, fotografie, materiale d’archivio, manifesti e volantini, audio e video. Le raccolte di diverso genere, native digitali o derivanti da digitalizzazioni di originali analogici, provengono da biblioteche, musei, archivi, dipartimenti, centri ed uffici dell’Università di Macerata.

“La biblioteca è strategica. Per questo cerchiamo di potenziare e ampliare i servizi, razionalizzando gli spazi e prolungando gli orari di apertura. La piattaforma Nexhum garantisce la conservazione a lungo termine dei nostri beni culturali, materiali e non, e consente di renderli liberamente accessibili. E’ un lavoro sempre in corso, destinato ad arricchirsi con nuove collezioni” ha sottolineato il rettore John McCourt.

“È la digitalizzazione che realizza la democratizzazione della conoscenza – ha ribadito la delegata del rettore per il sistema bibliotecario Laura Vagni -. Nexhum è molto più di un archivio, perché consente percorsi di studio e ricerca, permettendo di generare nuovi contenuti e conoscenza grazie alla condivisione e di integrarsi con altre reti a livello locale, nazionale e internazionale, come Europeana”.

Alla presentazione, introdotta dal delegato del rettore per gli archivi digitali Pierluigi Feiciati, sono intervenuti Simonetta Buttò dell’Istituto centrale per il Catalogo unico, Klaus Kempf della Bayerische Staatsbibliothek, Giuseppe Vitiello della European Bureau of Library, Information and Documentation e Josh Hadro dell’International Image interoperability Framework, Emilia Groppo di 4Science e Clementina Fraticelli, responsabile del Centro bibliotecario d’Ateneo.

Attraverso Nexhum, al momento sono accessibili Volumi giuridici antichi volumi giuridici datati tra il 1500 ed il 1700; la preziosa e rara raccolta di manifesti del periodico “Manifesto scolastico settimanale” (1934-1937); una selezione di manifesti e volantini politici che dal primo dopoguerra vanno agli anni Novanta; il Fondo “Fosse Ardeatine” di Attilio Ascarelli, con la documentazione prodotta nel corso delle operazioni di recupero e di identificazione delle salme delle vittime trucidate nell’eccidio del 1944; le collezioni Re.medi.hum derivanti dal progetto Philefiana nei campi della filologia, della letteratura e della cultura del Medioevo, dell’Umanesimo e del Primo Rinascimento europeo; testate di periodici politici; fondi archivistici legata a personaggi della storia politica locale e a sezioni politiche maceratesi; una selezione di monografie e riviste edite dalla casa editrice Eum e disponibili ad accesso aperto; la sezione dedicata ai progetti di ricerca internazionali come Dico.

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