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Ha l’epatite C ma non lo dice alla compagna, 62enne condannato per lesioni gravi

Dopo essere stata contagiata dall'uomo, la vittima aveva perfino perso il proprio posto di lavoro

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Condanna a due anni di reclusione per un imprenditore dell’entroterra maceratese, che aveva contagiato con l’epatite la sua compagna dopo non averla messa al corrente della propria malattia.

I fatti risalgono al 2019, quando aveva avuto inizio la relazione sentimentale tra i due. L’uomo, 62 anni, avrebbe insistito ripetutamente per avere rapporti sessuali non protetti: la sua partner gli aveva quindi chiesto di sottoporsi ad alcuni esami, i quali avevano evidenziato la presenza dell’epatite C.

L’imprenditore, pur iniziando una cura presso il reparto ospedaliero di Malattie Infettive, aveva taciuto la cosa alla donna, che nel giro di poco tempo aveva scoperto tutto dopo essersi sentita male. Era così scattata la denuncia con l’accusa di lesioni gravissime, con la richiesta di una condanna a quattro anni di reclusione. Il Tribunale di Macerata ha invece ritenuto il 50enne colpevole del reato di lesioni gravi, in attesa di eventuali ricorsi.

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