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Macerata, la vicesindaco D’Alessandro riceve la “Lettera della coscienza” del Sermig

"E' un appello a metterci a disposizione nel cambiare il mondo"

Sermig presso il Comune di Macerata

La “Lettera della coscienza” è stata consegnata questa mattina al vice sindaco di Macerata Francesca D’Alessandro da parte di alcuni volontari del Sermig, fondato da Ernesto Olivero, definito “imprenditore del bene”, nel 1964 a Torino, nell’ambito del progetto “3479 chilometri di speranza” ispirato alla solidarietà, all’impegno per la pace ma che vuole rappresentare anche un segno concreto per ridurre le distanze in tempo di pandemia, che vede il Servizio Missionario Giovani al seguito del Giro d’Italia.

Il Sermig è partner sociale della corsa rosa e la “lettera alla coscienza”, consegnata ai rappresentanti della società civile e delle istituzioni in Italia, è una delle diverse iniziative di solidarietà legate all’edizione 104 di uno tra i più importanti appuntamenti nazionali e internazionali con il ciclismo.

“L’Amministrazione comunale – ha detto la D’Alessandro salutando i rappresentanti del Sermig nella sala consiliare, presente anche l’assessore Marco Caldarelli – accoglie con entusiasmo la “Lettera alla coscienza” che una delegazione di giovani del Sermig di Torino consegna oggi alla città di Macerata. Aderiamo convintamente ai principi che la animano, ribandendo il nostro impegno nel combattere idealmente e concretamente i tanti nemici che attentano alla nostra collettività, ma anche al nostro io più profondo. E’ un appello, questo, a metterci a disposizione nel cambiare il mondo. Il mondo si può cambiare, è vero. Ognuno di noi è chiamato a interpellare la propria coscienza per attuare una vera prossimità verso l’altro, nell’ottica di un’esistenza spesa nel sevizio. Oggi più che mai il Covid ci impone questa riflessione: la fragilità umana non deve spaventarci, ma anzi darci quell’impulso che ci rende capaci di dire no a tutte quelle situazioni che remano contro la piena realizzazione della persona umana”.

La “lettera della coscienza” è indirizzata a tutti i cittadini, qualunque ruolo essi abbiano nella propria comunità, è scritta per ricordare che in un periodo come quello attuale – più che mai complicato e doloroso perché, alle croniche sofferenze portate dai mali storici che affliggono il mondo, si sono aggiunti gli effetti di una devastante pandemia – ogni persona può e deve contribuire a lottare per superare le criticità del momento e contribuire a costruire una società migliore.

Il Sermig è nato dal sogno di sconfiggere la fame nel mondo. Dal 1983 la sede è nel vecchio arsenale militare di Torino. Il lavoro gratuito di migliaia di giovani e volontari e il contributo economico e professionale di tantissime persone comuni, lo ha trasformato in Arsenale della Pace: rifugio per tanti che vogliono cambiare vita, luogo di fraternità, di incontro per giovani, di cultura e formazione. Negli anni il Sermig ha continuato a portare solidarietà, sviluppo, cure a popolazioni colpite da guerre, fame, calamità naturali con oltre 3.700 progetti in 155 Paesi del mondo. Un’avventura possibile grazie al sostegno e alla generosità di milioni di persone.

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