Camerino, Italia Nostra: “No all’impianto eolico che distrugge il paesaggio”
Con decreto del Dirigente della Posizione Funzionale “Rete Elettrica regionale, autorizzazioni energetiche, gas ed idrocarburi” n. 70 del 13.07. 2012, si autorizza la realizzazione, costruzione e messa in esercizio dell’impianto eolico sui crinali appenninici nei comuni di Montecavallo, Pievetorina e Serravalle di Chienti, ad opera della Comunità Montana di Camerino.
L’impianto consiste in 17 pale eoliche dell’altezza di m. 105 collocate ciascuna su un plinto di cemento armato quadrato di m. 14,40 di lato. Il tutto viene realizzato in area soggetta ai vincoli paesaggistici del Decreto Galasso del 1985, e quindi del nostro Piano Paesistico Ambientale Regionale, vincoli riconfermati dall’art. 142 e art. 136 del Codice dei Beni Culturali e Paesaggistici del D.Lgs. 42/2004 e nonostante il più volte ribadito parere contrario espresso dalla Soprintendenza ai Beni culturali e Paesaggistici delle Marche. Su tale progetto si era espressa in senso negativo anche la confinante Regione Umbria (con determina n 10841 del 28/11/2007) ritenendo che le pale eoliche “più vicine all’area di Colfiorito impattavano in maniera determinante con l’insieme paesaggistico definito dalla palude stessa alterandone le caratteristiche e compromettendo l’unicum in quanto vengono prodotti “effetti selva” e intrusioni di grande scala nel contesto visivo”.
Nonostante tale autorevole parere e l’annullamento della autorizzazione paesaggistica della Regione Marche in sede di VIA operato dalla Soprintendenza e l’attesa degli esiti di un ricorso al Tar Marche tutt’ora in piedi, grazie ad un parere favorevole acquisito recentemente presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Marche del “green president” Spacca – a nostro parere con una evidente forzatura – autorizza l’opera di distruzione di un bel pezzo di paesaggio al confine umbro marchigiano, tutelato dall’art. 9 della Costituzione Repubblicana. L’Associazione Italia Nostra Marche, riconferma la propria opposizione a questo progetto che subordina la tutela del paesaggio alla produzione di energia ignorando volutamente che il paesaggio, per di più vincolato, rappresenta un bene comune indisponibile per altri intenti e scopi.
da Italia Nostra
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