Nel pomeriggio di sabato 13 agosto, personale della squadra mobile della questura di Macerata, nel corso di specifici servizi di prevenzione effettuati in località Porto Recanati, ha proceduto all’arresto di due cittadini bulgari, di circa trent’anni, per il reato, in concorso, di installazione di architetture atte ad intercettare, impedire o interrompere comunicazioni informatiche o telematiche.

Uno dei due stranieri è stato trovato in possesso di falsi documenti di identità. I due, uno dei quali faceva da palo, sono stati intercettati mentre cercavano di inserire uno skimmer allo sportello bancomat della Banca delle Marche ubicata in Porto Recanati, lungo Corso Matteotti. Resisi successivamente conto della presenza dei poliziotti, riuscivano a fuggire verso la spiaggia, così da confondersi tra i bagnanti e gli ombrelloni.

Ma le ricerche dei poliziotti permettevano, poco, dopo, di rintracciarli presso la stazione di Porto Recanati, pronti alla fuga verso Ascoli Piceno. Sottoposti, inoltre, a perquisizione, venivano trovati in possesso di un clone simile a quello che i poliziotti avevano rinvenuto presso il predetto sportello Bancomat di C.so Matteotti e di una tessera magnetica che è risultata essere un clone di carta di credito del circuito Cartasì.

Continuano, comunque, le indagini per identificare e neutralizzare il fenomeno della clonazione di carte di credito e bancomat.

da Questura di Macerata