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Tolentino: in un’intervista le nuove precisazioni del vicesindaco Bruni sulla pista ciclabile

Diamo diffusione di una intervista al Vicesindaco e Assessore all’Ambiente Alessandro Bruni relativa alla sperimentazione della pista ciclabile.

A che punto siamo con la sperimentazione?
I lavori sono stati sostanzialmente completati mercoledì 3 agosto e così fin da questi giorni si può andare in bicicletta in una pista ciclabile di circa 3.300 metri + 1.000 metri di ciclopedonale.

Qual è il tracciato della nuova pista ciclabile?
Il progetto è quello di collegare il centro dello storico con la zona est (quartieri Benadduci, Repubblica e nuova zona Pace), arrivare agli impianti sportivi ed avvicinarsi al Quartiere Foro Boario. Il collegamento al centro sarà ricavato con segnaletica di indicazione anche per quanto riguarda l’attraversamento della rotatoria di Palazzo Europa.
In pratica:
Rotonda Piazzale Europa > Viale Matteotti  da dove si può:
> andare in via Lucentini e arrivare con collegamenti ciclo-pedonali ai giardini di Viale Benadduci e alla Scuola Lucatelli > proseguire > Viale La Bastide-Murat > Viale Martin Luther-King da dove si può andare:
> sul viadotto Berlinguer (dove già esiste un pista ciclabile) e raggiungere, appena verrà aperto il breve tratto di collegamento, il nuovo insediamento di zona Pace (dove è programmata una pista ciclabile e un primo tratto è già stato realizzato);
> su viale Brodolini > via Ciarapica > viale Repubblica (dove già esiste un brevissimo tratto di pista).  La pista permetterà, inoltre, di connettere anche il nuovo tratto ciclo-pedonale di via Caduti di Nassiryia da via Ramundo > costeggiando (ovviamente non attraversando il campo Papa Giovanni XXIII) per arrivare agli impianti sportivi ed attraverso il percorso del Parco fluviale (avvicinarsi così al quartiere Foro Boario). In questo modo prende forma una prima e diffusa rete ciclabile urbana che riconnette i tratti fini ad oggi isolati nel centro abitato.

Perché avete pensato di realizzare una pista ciclabile nel centro abitato?
Il progetto della pista ciclabile a Tolentino è una scelta programmatica dell’Amministrazione Comunale e un progetto elaborato dal “Gruppo Mobilità sostenibile” nato nel 2009 che si colloca all’interno di scelte condivise da tutta l’Amministrazione a favore dell’ambiente e della salute dei cittadini. Successivamente il Comune di Tolentino ha partecipato ad un bando del Ministero dell’ambiente finalizzato al miglioramento della qualità dell’aria, dove la Stazione ferroviaria rappresenta un “nodo di scambio” (che potrà avere una funzione ancora più importante se si andrà verso la trasformazione della tratta ferroviaria in “metropolitana di superficie”) e ciò ha favorito la scelta di intervenire nel tessuto urbano.

Non era più utile il completamento della pista esistente verso “Le Grazie”?
In base a quanto appena espresso non era possibile intervenire in questa occasione nel completamento della pista che va verso il lago Le Grazie poiché il tentativo di miglioramento della qualità dell’aria è necessario nel centro abitato, ma si tratta di un sicuro impegno per il futuro che dovrà riguardare la sistemazione della strada di C.da PIanibianchi (compreso il suo allargamento).

La pista rimarrà così come la vediamo in questi primi giorni?
No. Abbiamo sempre parlato di sperimentazione per verificare la bontà delle scelte soprattutto per quanto riguarda la viabilità. I progetti nel campo della gestione del traffico necessitano sempre di una verifica diretta sul campo e capire, in particolare, il comportamento dei singoli utenti.
Solo in alcuni tratti dove è stato sistemato il manto stradale della pista si può vedere l’aspetto definitivo. Negli altri tratti come in viale Matteotti sono state tracciate delle linee per delimitare la pista senza ulteriori interventi: a regime si dovrà allargare il marciapiede. Inoltre, nella parti più esposte, la pista verrà protetta con dei cordoli. La stessa segnaletica è provvisoria e strettamente funzionale a garantire le condizioni minime di sicurezza.

Perché si è scelto di mettere a senso unico viale Matteotti e cambiare la direzione di viale Benadduci?
Abbiamo detto più volte che era necessario inserire la pista in spazi già definitivi senza intervenire in modo forte sui parcheggi e, soprattutto, cercare di fluidificare il traffico. Il senso unico in viale Matteotti è nel dibattito locale da molti anni e la pista ha costituito l’occasione per un intervento che si auspica possa non comportare disagi per la circolazione  La direzione in uscita è l’unica tecnicamente sostenibile. Il cambio di direzione di viale Benadduci consente di dirigersi ad est della città verso l’asse di via Brodolini – viadotto Berlinguer.
E durante l’ingresso e l’uscita dalla  scuola questo asse d’uscita avrà sempre la precedenza.
Per chi procede in direzione opposta, da viale Brodolini verso il centro sarà obbligato a deviare, tramite via Lucentini su Viale Matteotti. Durante l’uscita dalla scuola Lucatelli il flusso verso il centro potrà percorrere via Sant’Egidio e Via Betti, per poi collegarsi a via Matteotti.
Per chi giunge da via Flaminia e dal Ponte del Diavolo è stata resa a doppio senso tutta la via delle Cartiere in modo che sia possibile arrivare alla Rotatoria Europa senza deviare per via Germondani e congestionare viale Matteotti
In viale Matteotti non è stato eliminato alcun parcheggio, ma anzi ne sono stati aggiunti 4 non a pagamento e 5 per motorini, ed è stata creata un’area per il carico-scarico di fronte alle attività commerciali. Allo stesso modo non sono stati toccati i parcheggi di viale Benadduci, non vengono toccate le piante. La scuola Lucatelli si potrà raggiungere con due collegamenti ciclo-pedonali da via Lucentini e da viale Repubblica.

La collocazione del parcheggio a lato della pista di viale Matteotti, non può creare problemi quando sia apre lo sportello dell’auto?
In fase di consolidamento questo problema non ci sarà più perché l’allargamento del marciapiede, come abbiamo già detto, consentirà di ricavare una sede ciclabile con dei franchi di sicurezza sufficienti.

Parliamo di Piazza Marconi
Finalmente è stata razionalizzata la sosta in piazza Marconi con sette posti di fronte alla stazione con sosta oraria di 30 minuti per favorire le attività commerciali presenti. Inoltre, sono già attivi 25 posti del nuovo parcheggio di scambio. Il parcheggio inserito al centro della piazza permette anche di creare una sorta di barriera naturale, una curva studiata per far rallentare le auto che provenendo da viale Labastide Murat arrivano troppo veloci su viale Matteotti, per consentire la fermata dei bus e per agevolare le fermate e il parcheggio davanti alla stazione, senza attraversare la strada.

Anche viale Labastide Murat diventa a senso unico?

L’asse Murat – Matteotti ha un valore strategico per l’inserimento di una pista ciclabile. Con una lunghezza complessiva di un chilometro, collega agevolmente il centro storico alla zona est della città, servendo inoltre la stazione ferroviaria con i parcheggi di scambio sia della stazione sia del multipiano Matteotti.

Il passaggio della pista ciclabile davanti all’Ospedale non è pericoloso?

No: la pista ciclabile ha l’obbligo di dare la precedenza alle ambulanze (c’è il segnale di interruzione della pista).

In piazza Togliatti  e nelle altre zone quando ci sono linee tratteggiate come ci deve comportare?
Davanti P.zza Togliatti la pista in concomitanza dell’ingresso al parcheggio è tratteggiata ed indica quindi che ovviamente, così come tutta la segnaletica orizzontale tratteggiata può essere attraversata in questo caso per l’accesso al parcheggio.

Oltre alla pista ciclabile, quali altri azioni il Comune vuole promuovere per la mobilità sostenibile?
Dallo scorso anno sono già state sistemate rastrelliere nelle scuole grazie alla collaborazione dell’ASSM con cui si sta studiando l’attivazione di almeno due punti di “bike sharing” (prendere biciclette in affitto) e favorire il “car pooling” ” (usare una stessa auto in più persone per fare uno stesso percorso).
Il Comune sta recuperando circa 20 biciclette disponibili per metterle a disposizione fin da subito.
Qualche bicicletta verrà messa a disposizione anche dei dipendenti del Comune che al posto dell’auto di servizio per gli spostamenti in città potranno prendere la bicicletta di servizio ed in questo senso esistono già due richieste.
Azioni di particolare rilievo dovranno essere quelle destinate a:
favorire l’utilizzo dei mezzi pubblici anche attraverso il “Piano Spostamenti Casa Lavoro” in fase di elaborazione, l’istituzione del “mobilità manager” e far conoscere il trasporto pubblico a chiamata;
realizzare percorsi sicuri casa-scuola;
ripensare ed aumentare le zone a traffico limitato e le aree pedonali urbane;
promuovere l’educazione stradale (in particolare programmi diretti a bambini e ragazzi per un utilizzo corretto della bicicletta).
Intervenire per sviluppare una mobilità sostenibile richiede una serie di azioni che si integrano tra loro e solo in questo caso si può sperare in un risultato positivo. Oltre agli interventi tecnici, l’aspetto sicuramente più importante è quello di cambiare cultura ed abitudini nei limiti, ovviamente, del possibile. Andare al lavoro con mezzi pubblici o con altri colleghi quando ciò è compatibile con i propri impegni ed orari; prendere la bicicletta per spostamenti a corto raggio; combattere l’abitudine di parcheggiare quasi “dentro” i luoghi di destinazione sono alcune azioni che possono portare con il tempo vantaggi a favore della salute dei cittadini e della tutela dell’ambiente. L’idea è quella di avere più mobilità nella nostra città, ma mobilità a piedi, in bicicletta e con i mezzi pubblici. Agiamo nel presente e guardiamo al futuro avendo come obiettivo quel “bene comune” che spesso è più facile invocare che perseguire con interventi possibili e concreti.

Chiediamo ancora una volta ai cittadini di avere pazienza per i lavori in corso e per i disagi legati ai cambiamenti.

da Ufficio Stampa Comune di Tolentino

Redazione Macerata Notizie
Pubblicato Venerdì 12 agosto, 2011 
alle ore 15:26
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