Primo giorno di servizio civile nelle aree colpite dal sisma
Iniziano ufficialmente la loro attività i 600 volontari del progetto "Non3emo" nelle zone terremotate marchigiane
“Grazie, da oggi voi siete parte fondamentale della ricostruzione e della ripartenza delle Marche. Quello che farete in questo servizio possa accompagnarvi per tutta la vita”. Con il saluto del presidente Luca Ceriscioli sono partiti mercoledì 5 luglio i circa 600 volontari impiegati nelle aree terremotate per svolgere il servizio civile a sostegno delle comunità colpite dagli eventi sismici e favorire il ritorno alla normalità, dal titolo “Non3emo”.
Hanno partecipato tutti i volontari che fanno parte del Servizio Civile localizzato nelle aree del cratere sismico, ma anche nelle zone dove al momento alloggiano gli sfollati, che purtroppo hanno perso la loro abitazione a causa degli eventi sismici. L’incontro si è svolto a Camerino, per dare inizio al servizio nelle varie sedi dove sono stati assegnati.
“Un giorno importante – ha detto il presidente – con voi inizia un altro grande impegno a favore dei cittadini che vivono le difficoltà legate al sisma. Il vostro arrivo è un bellissimo segnale per i servizi che sono un fattore importante per il rilancio e la crescita. Vi sono grato per il vostro prezioso aiuto. La Regione, mai come quest’anno, sente così significativi i vostri progetti, il vostro lavoro frutto del contributo di tanti in un’azione collettiva e corale con istituzioni, enti pubblici e privati non profit, con l’università. Ognuno di voi può portare il proprio mattone alla ricostruzione”.
Per l’occasione, Ceriscioli ha avuto modo di incontrare il nuovo Rettore dell’Università di Camerino, Claudio Pettinari. Un incontro che è servito anche per fare il punto della situazione in merito alla ricostruzione dell’Ateneo. “Un incontro molto positivo – ha aggiunto il rettore Claudio Pettinari – il presidente ci ha assicurato tutto l’appoggio possibile. Abbiamo parlato della ricostruzione e dei temi legati al futuro dell’ateneo”.
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