“I beati anni del castigo”: al Teatro L.Rossi l’ultimo lavoro di Luca Ronconi

“E’ uno spettacolo che ha ottenuto eccellenti recensioni e siamo felici di ospitarlo all’interno della nostra stagione, – dice l’assessore alla Cultura Irene Manzi – rassegna che prosegue con successo all’insegna della qualità”.
Questa in sintesi la trama: un collegio femminile, il rapporto tra due giovani educande e un amore che diventa ossessione e, al centro dell’opera, una straordinaria interpretazione di Elena Ghiaurov, nel ruolo della tormentata protagonista del romanzo di Fleur Jaeggy, uscito nel 1993 per Adelphi. La protagonista, che vive nel collegio dall’età di otto anni, evoca un mondo in bilico tra idillio e prigionia, fino all’arrivo di una nuova allieva pura, perfetta e misteriosa. La protagonista – io narrante senza nome – si sente attratta dalla nuova arrivata.
Il rapporto tra le due donne, al centro del monologo, è ripercorso “attraverso le percezioni dell’unica che racconta e descrive: nello svilupparsi lento e spietato di un assolo unilaterale, in un crescendo di tensione e attesa”.
Da sottolineare anche la scena, spogliata da qualsiasi orpello scenografico, di un biancore luminosissimo e caratterizzata da minimali oggetti di scena (due sedie e un tavolino a margine della scena) mentre i costumi si stagliano su questo bianco nauseante creando immediatamente un‘impressione di rigore, nitidezza, misura, eleganza, che permane per tutto lo spettacolo.
Oltre alla Ghiaurov, bulgara, in Italia fin dabambina, in scena sono Federica Rossellini, allieva della Scuola di teatro del Piccolo, e Maria La Falce. La produzione è del Piccolo teatro di Milano – Teatro d’Europa, in collaborazione con Santacristina centro teatrale.
dal Comune di Macerata
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