Fiuminata sotto choc per la tragedia avvenuta a Senigallia
Il corpo di uno studente universitario 24enne rinvenuto sui binari della linea adriatica. La famiglia: "Non è suicidio"

La comunità di Fiuminata è ancora incredula per il drammatico episodio avvenuto a Senigallia nella notte tra domenica 19 e lunedì 20 febbraio che ha visto coinvolto e vittima un giovane 24enne.
La vittima V.Z., residente in una frazione di Fiuminata ma di origini rumene, è stato infatti travolto e ucciso da un treno in transito poco più a sud di Senigallia, a 300 metri di distanza circa dalla stazione ferroviaria di Marzocca. Domenica pomeriggio il giovane ha raggiunto la frazione: ha parcheggiato l’automobile poco più a nord della stazione ferroviaria, nei pressi della statale Adriatica; poi ha raggiunto i binari.
Ad accorgersi del cadavere è stato il macchinista del treno regionale 2124 Ancona-Piacenza in transito poco prima delle ore 5 ma la vittima era stata investita da un treno in precedenza.
Poco distante dal punto dell’investimento è stato rinvenuto il giubbotto della vittima, con all’interno i documenti che hanno permesso a Polizia Ferroviaria e Carabinieri l’identificazione del corpo del giovane.
La Procura di Ancona ha aperto un fascicolo sull’accaduto e l’ipotesi più accreditata, almeno per il momento, è quella del suicidio. Un gesto volontario dunque secondo gli inquirenti, anche se la famiglia stenta a credere a quella versione.
Il giovane, infatti, era iscritto alla facoltà di giurisprudenza dell’Università di Camerino e non sembrava, stando a quanto avrebbero sostenuto i parenti, avere alcun problema, né tanto meno qualche pensiero che potesse far credere a una simile intenzione come quella di lanciarsi contro un treno.
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