Fondazione Carima, arrivano i tagli
L’Ente decide per una politica di drastiche riduzioni di finanziamenti alle attività culturali della provincia per le quali finora era stato promotore e maggiore investitore. Prima conseguenza, lo slittamento di un anno per il “miracolo” Tuttoingioco” e per “Herbaria”.
Come era già nell’aria, il festival “Tuttoingioco” vedrà la sua seconda edizione nel 2012 invece che nel 2011, come “Herbaria” che è stata rinviata al 2013. Ma la politica dei tagli non si ferma qui: fondi ridotti – sebbene non si sappia di quanto – per Sferisterio, Camerino Festival, Civitanova Danza, Musicultura, la rassegna del Teatro Antico di Urbisaglia, e tante altre eccellenze provinciali.
Vengono contemporaneamente chiusi i bandi per il 2011, visto che gli stanziamenti per l’anno prossimo saranno “anticipati” per smaltire l’enorme mole di domande (639 per una richiesta di 44 milioni di euro) che sono state presentate nel 2010. Queste le decisioni all’unanimità del consiglio di amministrazione della Fondazione Carima, annunciate e spiegate nei dettagli ieri dal presidente Franco Gazzani. “E’ la prima volta che facciamo una scelta di questo tipo, coerente però con l’impostazione e le finalità della Fondazione: che sono quelle di promuovere e sostenre tutto il territorio provinciale, individuando le iniziative adeguate a questo scopo“.
“Non potevamo restare indifferenti al fatto – ha continuato Gazzani – che l’attuale contesto economico negativo ha ridimensionato il sostegno pubblico a molteplici settori, rendendo ancor più significativo e urgente l’intervento della Fondazione, un vero e proprio ruolo di surroga“. Senza dimenticare ci sono state anche spese «straordinarie», anticipate e spalmate su più esercizi finanziari, come ad esempio i 500mila euro destinati alla ricostruzione del teatro Vaccaj di Tolentino. O quelli accantonati (3,5 milioni di euro) per realizzare la Residenza protetta per gli anziani (22 le manifestazioni di interesse dei Comuni).
Per questo, per soddisfare al meglio le richieste ritenute rilevanti, sono stati messi insieme i fondi del 2010 e quelli del 2011. Dopo, si potrà capire quanto resta per le eccellenze. “La nostra capacità erogativa resta però intatta – chiarisce Gazzani -. Per l’anno in corso quasi 6 milioni di euro. Potevamo fare di più? Sì, ma intaccando il patrimonio della Fondazione: non ci pare saggio né giusto, perché si impoverirebbe l’ente, riducendo le sue capacità di finanziamento“.
Marco Di Pasquale
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