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Sequenza sismica ininterrotta nelle Marche e in Umbria dopo il terremoto del 26 ottobre

Grave la situazione tra crolli e feriti: unico decesso per un malore. Sfollati accolti nei centri allestiti da comuni e protezione civile

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La mappa della scossa di terremoto avvenuta giovedì 27 ottobre nel maceratese, nei pressi di Castelsantangelo sul Nera

Dopo il disastro del 24 agosto, tutto il centro Italia si ritrova a vivere l’incubo terremoto, a causa di una nuova sequenza sismica localizzata ancora tra Marche ed Umbria, specificatamente tra Macerata, Perugia ed Ascoli Piceno.

Le scosse sono state avvertite in un’area molto vasta che dalla Toscana e dalla Romagna arriva fino al Molise e alla Campania: specialmente il secondo sisma è stato percepito fino al territorio veneto. L’epicentro è ancora a pochi chilometri dalle zone colpite lo scorso 24 agosto: siamo a 10 km da Norcia, 22 km da Accumoli e 18 km da Arquata del Tronto; è collocato in provincia di Macerata, nella Val Nerina e al confine con l’Umbria: colpiti in particolar modo i paesi di Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Visso e Preci (comune umbro).

Oltre 200 le scosse di terremoto registrate nelle giornate di mercoledì 26 e giovedì 27 ottobre: la maggior parte però è di magnitudo relativamente bassa, compresa tra 2.2 e 3.8 gradi della scala Richter. Sei le scosse di notevole intensità registrate dai sismografi dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV.it): quella delle 19:11 di mercoledì 26 ottobre (magnitudo Richter 5.4); quella di magnitudo 5.9 alle 21:18; quella delle 23:42 di 4.5 a cui sono seguite altre tre scosse di rilievo nella giornata di giovedì 27 ottobre: alle 5:19 (magnitudo 4.1); alle 5:50 (Ml 4.4) e infine alle 10:21 (Ml 4.4).

Il crollo a Camerino del campanile di Santa Maria in Via. Altri crolli hanno interessato la chiesa di San Filippo e altri palazzi del centro storicoA causa dei danni già riportati durante il 24 agosto, molte strutture sono crollate, tra cui la Chiesetta di San Salvatore a Campi di Norcia, il campanile della chiesa di Santa Maria in Via a Camerino crollato su una palazzina e le mura di Castelsantangelo sul Nera.

Sin dall’inzio sono stati coordinati i primi soccorsi da parte della protezione civile, del 118 e dei vigili del fuoco, oltre alle varie forze di polizia: si registra una sola vittima, un anziano di Tolentino deceduto per un infarto a seguito del terremoto. Diversi i feriti, anche se al momento nessuno sembra essere di particolare gravità: otto se ne registrano a Fabriano a causa del crollo di una palazzina in via Fratelli Latini; la popolazione, difatti, si è riversata in strada sin dalla prima forte scossa riunendosi in luoghi aperti.

Il palazzetto polivalente delle Calvie a Camerino usato come campo di prima accoglienza dopo il terremoto del 26 ottobre 2016Innumerevoli gli sfollati, la paura e il panico generati da questo tragico avvenimento, che ha portato molti a dormire in macchina, all’aperto, e soprattutto a rifugiarsi nei punti di accoglienza allestiti dai comuni e dalla protezione civile, come il PalaGuerrieri, il PalaFermi e il Palacesari. Nel capoluogo maceratese non vi sono stati crolli né feriti: in via precauzionale, oltre alle scuole di ogni ordine e grado è stata anche sospesa l’attività all’università dopo un cospicuo esodo di studenti spaventati; ed è stato inoltre allestito il punto di prima accoglienza al palasport di Fontescodella. Peggiore invece la situazione a Camerino.

Il capo della protezione civile Fabrizio Curcio, il commissario per la ricostruzione Vasco Errani e il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli hanno effettuato i primi sopralluoghi a Tolentino e a Ussita, per poi proseguire con Visso, Castelsantangelo sul Nera, Pieve Torina, San Ginesio, Camerino e Caldarola.
Scuole chiuse per la giornata di giovedì 27 ottobre in quasi tutti i comuni delle Marche e situazione analoga in Umbria: per informazioni precise e aggiornate, consultare però i siti internet di ogni singolo comune.

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