Studenti protagonisti al Consiglio Provinciale “aperto” a Porto Recanati
“Le Foibe, una tragedia da ricordare ed un ferita da chiudere”. E’ stato questo il tema scelto per la celebrazione quest’anno del “Giorno del Ricordo”, istituto con legge nel 2004 in memoria dei martiri delle foibe e degli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia, che la Provincia di Macerata ha voluto solennizzare all’interno di una scuola con la partecipazione degli studenti.
Un’apposita seduta “aperta” del Consiglio provinciale si è svolta a Porto Recanati, dove con la collaborazione del Comune, l’Istituto comprensivo “Enrico Medi” ha messo a disposizione il proprio auditorium. “Una scelta non casuale” – ha detto, aprendo il suo intervento, il presidente della Provincia, Franco Capponi – in quanto è proprio a voi giovani che la celebrazione del Giorno del Ricordo è rivolta”.
Riferendo di una recente indagine demoscopica, Capponi ha riferito che solo il 38% degli italiani conosce la vicenda storica di quanto accaduto tra il 1943 ed il 1947 sul confine orientale italiano e facendo riferimento anche ad altre pagine tragiche del ‘900, come ad esempio la Shoah, ha detto che esse “debbono essere tutte conosciute fino in fondo per una memoria completa e condivisa, superando le divisioni che ancora esistono. Un compito – ha concluso il presidente della Provincia – a cui tutti siamo chiamati, ma soprattutto voi giovani a cui la conoscenza e la memoria del passato deve servire a coltivare la volontà di non ripetere quegli odi che hanno provocato tanti lutti e tante sofferenze all’umanità”.
E’ stato questo anche il filo conduttore dei brevi interventi di saluto iniziali del sindaco Robalba Ubaldi, della dirigente scolastica Daniela Boccanera, del rappresentante del “parlamento scolastico” dell’Istituto “Medi”, Riccardo Marangoni e del senatore Salvatore Piscitelli, il quale ha ricordato la presentazione al Senato di una proposta per l’ istituzione di una Commissione parlamentare conoscitiva sui tragici eventi che portarono all’uccisione di migliaia di italiani in Istria e Dalmazia.
Di fronte a più di 150 alunni, la seduta del Consiglio provinciale presieduta da Umberto Marcucci si è aperta con l’esecuzione dell’inno nazionale. Presenti anche il nuovo Questore di Macerata, Giuseppe Oddo, il vicario vescovile, mons. Pio Pesaresi, rappresentanti delle Forze dell’Ordine e dei Corpi militari.
La relazione ufficiale è stata affidata a Fulvio Salimbeni, docente dell’Università di Udine, il quale ha compiuto un’analisi puntuale sulla vicenda delle Foibe e dell’Esodo degli italiani dall’Istria e dalla Dalmazia, inquadrando gli eventi in un contesto storico dell’Europa centro orientale a partire dalla fine dell’Ottocento, con l’inizio dello “sgretolamento” degli imperi asburgico, ottomano a russo. Sia durante la sua relazione, sia rispondendo alle numerose domande poste dagli studenti, il prof.
Salimbeni ha ricordato come la fine degli imperi abbia portato alla formazione nell’area balcanica, e centro-orientale, di Stati “forzatamente nazionali”, ma in realtà formati da popolazioni di diverse etnie che hanno finito per innescare feroci conflitti interni. L’esempio più recente sono state le sanguinose guerre all’interno dell’ex Jugoslavia durante gli anni ’90, un decennio che ha chiuso quello che il docente triestino ha definito “un secolo assassino e criminale”.
Nell’ultima parte della cerimonia si sono susseguiti gli interventi dei consiglieri. Per la Provincia hanno parlato i capigruppo Pantana, Morgoni, Montecchiari, Simonelli Paccacerqua, Monaldi, Marangoni, i consiglieri Pizzichini e Fuselli. Per il Comune di Porto Recanati, Riccetti e Fabbracci. In tutti c’è stato l’auspicio che la celebrazione del “Giorno del Ricordo” non sia una ritualità, ma occasione per la ricerca di una memoria completa e condivisa.
Dalla Provincia di Macerata
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