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Accordo Regione-Comune per il porto di Civitanova Marche

Micucci: "Con il piano portuale si apre una nuova fase di rilancio per la città"

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Il porto di Civitanova Marche

Porto e città uniti in un unico disegno armonico. Sviluppo economico e potenziamento strutturale integrati a nuove opportunità turistiche, culturali e sociali. Il tutto in un quadro di miglioramento, locale e regionale. Quella che per lunghi anni è stata una velleità per il Comune di Civitanova Marche, si appresta ora a diventare progetto concreto, grazie all’approvazione del protocollo d’intesa, tra amministrazione comunale e Regione Marche, per il Piano Regolatore del porto civitanovese.

Il consigliere regionale PD, Francesco Micucci, interviene sull’approvazione dello schema di protocollo d’intesa per il piano regolatore del porto di Civitanova. Un progetto seguito e sollecitato da assessore comunale ieri e da consigliere regionale oggi.

L’approvazione del piano portuale è il primo passo per rilanciare la zona del porto di Civitanova – commenta Micucci –, sia dal punto di vista degli operatori dell’area che da quello dello sviluppo turistico della città. Per troppo tempo le potenzialità dell’area portuale civitanovese sono rimaste inespresse. Fin dagli anni ’60, infatti, il porto di Civitanova ha visto solo una realizzazione parziale delle opere di protezione. Oggi finalmente si apre una fase nuova“.

Ora si potrà finalmente procedere – continua il consigliere regionale – con un generale riammodernamento, con l’allungamento del molo di sopraflutto, la realizzazione delle opere finalizzate alla nuova darsena e al porto turistico, la creazione di nuovi banchinamenti nella zona di riva, la razionalizzazione degli spazi per le varie attività legate alla pesca, alla cantieristica e al turismo, il dimensionamento delle nuove banchine, l’individuazione dei servizi portuali, in modo organico e rapportato alle linee di sviluppo previste nell’assetto degli specchi acquei e delle banchine. Si intuisce, dunque, la necessità di attivarsi per il reperimento delle risorse finalizzate proprio agli interventi a mare“.

Per le opere da fare a terra, invece, si parte da subito con il piano particolareggiato, che darà il via libera a Comune e privati. “Misure – conclude – che vanno nella direzione di rendere più fluida la connessione tra l’area porto e il contesto cittadino e, al tempo stesso, di delineare una nuova migliorata immagine del waterfront“.

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