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Il cantastorie iracheno Jaralla dà il via ai Giochi d’Alma al Teatro Rebis

 Yousif Latif JarallaMercoledì 10 febbraio al Teatro Rebis di Villa Potenza “Il cuore in una barca di carta” di e con Yousif Latif Jaralla, alle ore 21:15. L’ingresso ha il costo di 10 Euro.


Yousif Latif Jaralla nato a Baghdad (Iraq) il 2.4.1959, dal 1980 si trasferisce in Italia per compiere i suoi studi all’Accademia di Belle Arti di Roma e frequenta diversi corsi in ambito cinematografico. Nel 1989 si trasferisce a Palermo e a partire dagli anni 90 porta in scena i suoi spettacoli che raccolgono vari successi, sia per il tema trattato (la guerra e i racconti dalla tradizione sufi) sia per lo stile personale del narratore: un innesto tra teatro di narrazione e oralità orientale, ispirato in particolare al modello rituale e narrativo sufi. Scena spoglia, suoni essenziali di tamburo o di altri strumenti, utilizzo della voce ritmata come i cantastorie mediorientali.

Con lui hanno collaborato importanti musicisti dell’improvvisazione siciliana, Gianni Gebbia, Miriam Palma, Lelio Gianetto, Giuseppe Guarrella. Da anni inoltre collabora con il cuntista puparo Mimmo Cuticchio, in particolare per gli spettacoli Storie di  santi e sultani, Il risveglio di Don Chisciotte e Aladino di tutti i colori.

“Il cuore in una barca di carta”: dal Darfur fino a Lampedusa, dal Kurdistan iracheno fino al canale di Otranto il tragitto tortuoso della speranza di tanti uomini e donne che tentano di raggiungere un paradiso con un grande-semplice sogno nel cuore: quello di poter rinascere, ricominciare a vivere, a riprendersi i propri destini lontano dalle guerre, dalla fame, dalla persecuzione e dalla morte.

“Ma nel canale di Sicilia si fa una pesca strana, più di pesci si pescano cadaveri. Ahimè, sono i resti di quel sogno!”

“Il cantastorie iracheno Yousif Latif Jaralla, uno dei pochi cantori stranieri che vivono in Europa, racconta con uno stile narrativo personale una modalità fatta di ripetizione incalzante di parole e di suoni. Un mosaico sonoro capace di trascinare gli ascoltatori in una dimensione irreale di forte esperienza emotiva”.

Con Il cuore in una barca di carta, Jaralla ci pone dinanzi ad un mosaico fatto di nomi, di volti e di tante storie che sfiorano l’assurdo. Un ritratto e una testimonianza della crudeltà e nello stesso tempo del fallimento della società moderna, la cui miseria umana e spirituale contraddice il benessere economico e il progresso tecnologico che la caratterizzano.

Da Teatro Rebis

Redazione Macerata Notizie
Pubblicato Lunedì 8 febbraio, 2010 
alle ore 20:46
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