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“Sì alla sanità firmata Ceriscioli, ma noi pretendiamo pari dignità”

San Severino Marche, il sindaco Martini apprezza la rivoluzione e chiede un confronto col direttore area vasta

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Cesare Martini

“Sì alla rivoluzione in sanità, a patto che premi eccellenze e buone pratiche”. Il sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini, sposa la nuova proposta del Governatore delle Marche, Luca Ceriscioli, all’indomani di quella che è stata presentata come una “rivoluzione”.

“Mi piacciono sfide e rivoluzioni, se portano reali cambiamenti. Sulla sanità la Regione spende gran parte del proprio bilancio e, spesso, questa spesa non accontenta né gli utenti, né i territori. E’ da qui, mi auguro ancora una volta, che ripartano i decisori per ridiscutere di un piano di cui tutti sentiamo un gran bisogno. Abbiamo avallato, come sindaci, l’attuazione delle cosiddette reti clinici. Ora speriamo nella loro attivazione. Abbiamo avuto grandi promesse, aspettiamo i fatti. Con spirito di sacrificio anche noi abbiamo rinunciato a qualcosa ma ora è il momento di mettersi seduti e di fare un bilancio. Quello che dice il governatore Ceriscioli è condivisibilissimo – prosegue Martini – Via alle lunghe liste d’attesa, via a divisioni e logiche spartitorie, agli interessi del passato. Mi sembra idealmente assurdo criticare a priori il nuovo direttore dell’Area Vasta che è una persona che ha grande esperienza come tecnico, visti i suoi trascorsi all’Asur. Il fatto che non sia un medico forse potrebbe servire a impostare un discorso diverso e nuovo. Giudicheremo sul campo il suo operato, se necessario lo criticheremo”.

“Per quanto riguarda, infine, gli obiettivi, come ho già detto essi sono già stati definiti e da tempo. I territori stanno aspettando solo l’attuazione delle cosiddette reti cliniche. Invito il presidente della Conferenza dei sindaci, Romano Carancini, a convocare quanto prima il nuovo direttore per un confronto con i sindaci del territorio, i medici, gli operatori sanitari, le figure del settore. Noi giocheremo sicuramente, lo abbiamo sempre fatto e sempre lo faremo, a difesa non dei campanili ma delle eccellenze. Abbiamo i numeri e la qualità per farlo. Lo abbiamo dimostrato con il nostro reparto materno infantile, che si è tenuto sempre sopra la soglia minima di parti e ha ottenuto certificazioni di qualità da organi indipendenti, con la nostra oculistica, che è un fiore all’occhiello per la sanità marchigiana, e con la nostra chirurgia. E lo abbiamo fatto con gli altri reparti, come la medicina, raggiungendo produttività che non hanno eguali rispetto anche altri presidi ospedalieri marchigiani. Da noi, a parità di forze di personale, si produce anche il 20 – 30 per cento di più. Per questo non chiediamo di più ma pretendiamo, sicuramente, un trattamento di pari dignità. Ai nuovi vertici della sanità, quello di Area Vasta e quelli regionali, che finalmente vengono scelti sul territorio e non catapultati da altre regioni – conclude il primo cittadino settempedano – non possiamo che augurare buon lavoro”.

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