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Detenzione e spendita di denaro falso: un giovane in manette a Civitanova Marche

Arrestato, in flagranza di reato, un insospettabile giovane originario di Fermo che stava per spedire 70.000 euro contraffatti

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Denaro falso sequestrato dalla GDF di Macerata

La Guardia di Finanza di Macerata, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Macerata ed in particolare del Procuratore Giovanni Giorgio e del Sostituto Stefania Ciccioli, ha concretizzato in pochi giorni un’indagine in materia di commercio di monete false con l’arresto di un responsabile e la denuncia di una sua complice.

L’indagine è stata svolta con la massima rapidità e dopo aver individuato un primo pacchetto contenente euro falsi è subito stata orientata ad individuare i responsabili della spedizione.

Dopo una serie di appostamenti e pedinamenti è stata individuata un’autovettura Fiat 500 con targa spagnola che veniva utilizzata da due giovani, poco più che trentenni, entrambi domiciliati a Porto Sant’Elpidio.

Nella giornata di giovedì 2 luglio il giovane, originario di Fermo ha lasciato il suo domicilio di Porto Sant’Elpidio, salendo rapidamente sulla Fiat 500 e dando il via al pedinamento da parte degli uomini della Guardia di Finanza, conclusosi presso uno spedizioniere di Civitanova Marche. Il soggetto a tal punto ha aperto il bagagliaio per prelevare una busta di colore nero di quelle per l’immondizia, contenente alcuni pacchetti. Il giovane dopo alcuni minuti è uscito dagli uffici dello spedizioniere con la busta vuota.

A tal punto i finanzieri sono intervenuti, identificando il fermano e accertando che aveva consegnato allo spedizioniere diversi pacchi con destinatari in tutta Europa: Austria, Germania, Repubblica Ceca, Francia, Irlanda, Olanda e Gran Bretagna.

Tutti i pacchi contenevano euro falsi. Complessivamente, in tutta l’operazione, sono stati sequestrati 70.220 euro falsi in banconote da 20 e 50 euro.

Il giovane colto in flagranza è stato arrestato, la complice, una giovane originaria di Roma e domiciliata a Porto Sant’Elpidio è stata denunciata. L’indagine prosegue per individuare la provenienza e gli effettivi destinatari delle banconote.

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