“A Fabrizio Castori per i traguardi raggiunti”. Così la Città di San Severino Marche ha voluto salutare un settempedano illustre, il mister che è riuscito nell’impresa di portare il Carpi fino alla massima serie nel mondo del calcio, suo cittadino onorario dal 2008. Nel corso di una semplice ma sentita cerimonia, ospitata nella sala del Consiglio del Municipio, Fabrizio Castori ha ricevuto una targa ricordo dal sindaco, Cesare Martini, e dall’assessore comunale allo Sport, Gianpiero Pelagalli. Presenti anche il vice sindaco e assessore ai Servizi Sociali, Vincenzo Felicioli, i consiglieri comunali Romina Cherubini, Gabriela Lampa, Tito Livio Lucarelli, l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Tolentino, Fausto Pezzanesi, i dirigenti delle società sportive settempedane Settempeda e Serralta, le giovani leve del calcio locale.

“San Severino Marche, la tua città, non poteva non consegnarti questo riconoscimento che va ai tuoi meriti sportivi ma anche ai valori che hai saputo trasferire a tantissimi ragazzi e a tante persone – ha sottolineato il sindaco – Castori rappresenta al meglio la nostra terra, la nostra provincia e la nostra regione, in sintesi la nostra comunità in una disciplina che, va ricordato, ha un grande valore sociale perché questo è il valore vero che va riconosciuto al calcio sano e a tutti i tipi di sport”.

Di premio che “non deve rappresentare un traguardo ma solo un nuovo inizio e l’avvio di una nuova sfida” ha parlato l’assessore Gianpiero Pelagalli aggiungendo, rivolto all’amico Fabrizio: “Siamo orgogliosi di te e di avere tanti sportivi settempedani che nel calcio, e non solo, sono arrivati ai massimi livelli”.

Emozionato il mister Fabrizio Castori che anche il prossimo anno guiderà il Carpi, ha avuto parole di ringraziamento per tutti: “Se c’è qualcuno che qui dovrebbe ringraziare, quello dovrei essere io – ha aggiunto guardandosi intorno in una sala del Consiglio piena di settempedani che hanno voluto rendergli omaggio – Non ho mai rinnegato le mie origini, ne vado veramente fiero e mi sento di rappresentare sempre, e in ogni modo, questa terra che mi ha dato tanto e a cui spero ancora di dare molto. La Città di San Severino Marche mi ha nominato addirittura cittadino onorario. E’ stata un’assegnazione esagerata ma mi responsabilizza. San Severino, l’ho sempre detto, rappresenta veramente molto per me. E’ qui che sono cresciuto a pane e pallone. Il calcio è diventato il mio lavoro, è stata una grande fortuna perché mi principalmente mi diverte quello che faccio, anche se questa professione mi occupa tutto il giorno, pure quando sto lontano dalla panchina. Un tempo avrei pagato per stare in serie A, adesso mi ci pagano – ha poi aggiunto, rispondendo con un sorriso alle domande dei giornalisti. Poi Castori si è lasciato andare anche ad altre battute e riflessioni – Non mi sento il più scarso fra gli allenatori della massima serie. Sono certo che né denaro né età siano i valori che identificano una persona. Io personalmente ho fatto la strada tutta sulle mie gambe e per questo ci ho messo di più. Ho preso la via più lunga e polverosa, sono caduto e mi sono rialzato da solo, ho sempre aggredito la vita senza subirla, ma è racchiusa qui la vera motivazione che mi spinge a guardare avanti e a trarre sempre nuovi stimoli da ogni nuova avventura. Il Carpi deve essere un modello per tutti – ha poi concluso mister Castori – La società fa un ottimo calcio con pochi spiccioli e vince i campionati. I ragazzi sono stati capaci di portare a termine quattro vittorie negli ultimi cinque anni”.

Al termine dell’iniziativa il settempedano Gabriele Cipolletta, autore di diverse pubblicazioni e ideatore del premio “La Regina del calcio”, ha annunciato l’uscita di una biografia che sarà interamente dedicata a Fabrizio Castori e agli innumerevoli traguardi raggiunti dal tecnico settempedano nel mondo dello sport.