Unimc fa il pieno di iscritti al primo anno
Dopo tre anni di buona tenuta, per il 2014-15 registrato un aumento del 20%

Aumentano del 20% gli iscritti al primo anno dell’Università di Macerata. Lo scorso 15 gennaio si sono chiuse le iscrizioni ordinarie (ma ci si potrà ancora iscrivere pagando le more) e il dato finale conferma appieno la tendenza già registrata nei mesi scorsi, ossia un clamoroso balzo in avanti del numero di matricole per l’Ateneo maceratese, dopo tre anni di buona tenuta.
I “nuovi” universitari sono in tutto 2.831 contro i 2.359 dell’anno scorso. L’incremento ha interessato tutti i Dipartimenti dell’Ateneo, in particolare quelli di Studi Umanistici, con un aumento del 28%, e di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali, cresciuto del 22%, mentre si registrano un più 15% per Economia e diritto, 17% per Giurisprudenza e 12% per Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo.
I risultati legati alle due principali novità dell’a.a. 2014-2015, hanno superato le più rosee aspettative. Infatti, il “ritorno” da Civitanova a Macerata ha portato al corso di laurea in Discipline della mediazione linguistica, il 42% in più di iscritti al primo anno per un totale di quasi 1000 iscritti, e la nuova interclasse di Beni culturali e turismo ha segnato un aumento dell’8% rispetto alla somma degli iscritti al primo anno dei corsi prima distinti in Scienze del turismo e in Valorizzazione dei beni culturali (quest’ultimo era a Fermo).
In totale sono ben dodici i corsi che hanno superato i 100 iscritti al primo anno, un altro record: Discipline della mediazione linguistica, Giurisprudenza, Lingue e culture straniere occidentali e orientali, Economia: banche, aziende e mercati, Lettere, Scienze politiche e relazioni internazionali, Scienze della Comunicazione, Scienze della formazione primaria, Scienze pedagogiche, Beni culturali e turismo e Scienze giuridiche applicate, attiva nella sede di Jesi, e Beni culturali e turismo.
In aumento – anche se in maniera contenuta – gli iscritti italiani fuori regione, in particolare da Abruzzo, Puglia e Sicilia. Si registra, inoltre, una tenuta degli studenti stranieri, il 5%, ben al di sopra della media nazionale (che è al 3%).
“Questi risultati – ha osservato il rettore prof. Lacchè – sono straordinari, molto superiori alle medie nazionali, e tanto più lo sono se si considera il fatto che i corsi Unimc sono tutti nell’area delle scienze sociali e umane. Il lavoro degli ultimi anni sta producendo risultati molto incoraggianti che riconoscono l’elevata specializzazione e l’attrattività dei corsi, il forte livello di internazionalizzazione, servizi di buon livello e rapporti crescenti con il mondo del lavoro. Ora la grande sfida sarà mantenere e, se possibile, migliorare simili risultati nel prossimo futuro. Unimc è un Ateneo che cresce nella didattica e nella ricerca. Un vantaggio per Macerata e per il territorio“.
da Unimc
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