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Macerata Opera Festival: Giovanni Fabiani rinnova il contratto fino al 2016

Lo Sferisterio pareggia i conti tra finanziamenti pubblici e privati. Presentato il bilancio sociale 2013

Giovanni Fabiani

Un dato spicca nel bilancio dello Sferisterio. “Nel 2014 i contributi privati hanno raggiunto quelli pubblici – afferma Romano Carancini -, dopo un lungo percorso oggi possiamo dire che compongono il 50% circa delle entrate, mentre i finanziamenti pubblici formano la parte restante“.

Il Macerata Opera Festival risponde alla crisi che ha colpito in maniera severa il settore cultura presentando il bilancio sociale, questa mattina, con il presidente e vicepresidente dell’Associazione Arena Sferisterio Romano Carancini e Antonio Pettinari, con il direttore artistico Francesco Micheli, con il direttore dell’organizzazione tecnico-artistica Luciano Messi e con il rettore Unicam Flavio Corradini.

Qui i numeri sono sostanza ed è bello esaltarli – dichiara Micheli -. Guardando alcuni bilanci di Teatri nazionali analoghi a noi, possiamo notare come a Macerata ci sia un buon equilibrio tra finanziamenti pubblici e privati. Lo Sferisterio nel 2013 ha avuto il 58% di contributi pubblici e il 42% di quelli privati, dietro di noi ci sono Roma, Torino, Napoli, Parma, Torre del Lago. Solo Milano e Verona riescono a fare meglio di noi“.

La creatività e i cartelloni del nuovo percorso hanno portato una rinnovata fiducia alle aziende che si sono riavvicinate all’arena maceratese con notevole interesse: gli sponsor privati hanno registrato un incremento del 50% rispetto al 2012, passando da 262mila euro ai 400mila attuali.

In questo scenario, importante è stata la sponsorizzazione di Giovanni Fabiani, azienda che porta il nome del suo fondatore, che si è legata allo Sferisterio nel 2013 con un progetto triennale legato alla Russia e che oggi, nonostante la profonda crisi di questo colosso dell’est, annuncia il prolungamento del rapporto per un ulteriore anno. Impresa fermana, punto di riferimento per la calzatura “Made in Italy” nel mondo, insieme al Macerata Opera Festival negli ultimi due anni è stata protagonista di numerose iniziative di promozione congiunta in Russia, tra cui il MITT, Moscow International Exhibition Travel & Tourism. Non solo, il world sponsor dello Sferisterio ha anche avviato un progetto di “luxury experience” nelle Marche centrato sul binomio shopping/lirica, chiave di volta per catturare l’attenzione dei tour operator russi. “Giovanni Fabiani ci consente di essere presenti dove non possiamo arrivare – sottolinea Carancini -, in un mercato culturale interessante come quello russo”. Prosegue Pettinari, “Macerata è più conosciuta oggi grazie anche allo Sferisterio, con produzioni e progetti che sono di grande richiamo e che valorizzano il nostro territorio“.

Giovanni Fabiani è stato uno dei protagonisti dell’anno 2013 presentato attraverso il bilancio sociale, strumento che evidenzia l’importanza dello Sferisterio nello scenario italiano, sia per il valore della produzione che in quello del lavoro. Infatti, oltre al successo delle produzioni proposte – Nabucco, Il trovatore e il dittico Britten – questa stagione si è fortemente caratterizzata per il rapido processo di internazionalizzazione che ha portato il Macerata Opera Festival in Russia, grazie a Giovanni Fabiani, negli Stati Uniti con “Marche is good”, in Spagna con la collaborazione dell’Istituto di Cultura di Madrid e in Oman con la tournée della Traviata degli Specchi al Royal Opera House di Muscat. Questa trasferta è stata molto importante perché si è trattato della prima volta in cui lo Sferisterio ha esportato una sua produzione con il personale compreso: in Oman hanno lavorato 163 persone tra cantanti, musicisti, maestranze e staff e per alcuni di loro questa è stata l’occasione per avere un contatto di lavoro che ha maturato nuovi impegni nei mesi seguenti.

Il bilancio sociale 2013 evidenzia prima di tutto la governance virtuosa dell’Associazione Arena Sferisterio che, come nel 2012, ha chiuso l’esercizio con un attivo di 6mila euro, offrendo lavoro a 498 persone per un totale di 16.862 ore lavorate. “Nonostante l’opera in meno in cartellone – dice Messi -, sono stati garantiti i livelli occupazionali, con una valorizzazione delle professionalità delle aziende del territorio. Quasi il 90% della distribuzione del valore aggiunto è investito nella remunerazione dei lavoratori“.

Raggiunto anche l’obiettivo sul fronte degli omaggi. Nel 2013 gli ingressi gratuiti sono complessivamente diminuiti di 404 unità cioè del 23,49% rispetto al 2012. Il numero degli omaggi è stato pari al 5,43% dei biglietti totali: si tratta di un rapporto ormai molto prossimo alla soglia del 5% che perfino la Siae riconosce come limite minimo fisiologico, considerando esente dall’applicazione di imposte e diritti.

Ultimo elemento, la collaborazione con le scuole che si è ulteriormente consolidata. Il laboratorio sulle opere in cartellone, sulla scia del successo registrato nell’anno precedente, è stato riproposto con la stessa formula – incontri del direttore artistico con gli studenti – ma in una nuova e suggestiva “location”, i teatri storici delle città dove le scuole hanno sede. L’iniziativa ha riscontrato ottimi risultati in termini di partecipazione e di gradimento, e ha portato in arena anche più pubblico under 30 per le anteprime. Mentre nel 2012 si sono registrate 1.098 presenze su 15 serate (12 recite e 3 anteprime), nel 2013 sono state 1.100 le presenze su 11 serate (9 recite e 2 anteprime). La media di giovani spettatori a recita è salita da 73, 2 unità a 100 unità.

Sempre più significativo è il rapporto con le Università di Macerata e di Camerino, che si concretizza attraverso l’attivazione di stage, lo sviluppo del sito internet in collaborazione con Esserci Comunicazione e la collaborazione alle iniziative del Festival Off. “Ogni centesimo del bilancio è stato ben valutato e non è mai sprecato – conclude Corradini -, oggi siamo all’osso, non possiamo rinunciare a nulla: tagliare un solo euro significa fare un’attività in meno”.

 

da Macerata Opera Festival

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