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Immigrati: nel 2009 in forte calo le richieste delle imprese

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ImmigrazioneSi prolunga lo ‘stand-by’ delle attività economiche e le imprese rispondono adattando i propri programmi di assunzione anche sul fronte del lavoro immigrato. Secondo i dati raccolti da Unioncamere, infatti, nel 2009 vi sarà un diffuso ridimensionamento delle previsioni occupazionali espresse dalle imprese del settore privato (dall’indagine sono escluse le famiglie) che potrà portare ad una riduzione di quasi la metà del numero complessivo di assunzioni di persone immigrate.


Le assunzioni non stagionali di lavoratori immigrati previste dalle imprese industriali, dei servizi e dell’agricoltura per il 2009 si potranno attestare al massimo a 92.500 unità, poco più del 17% rispetto al totale delle entrate previste quest’anno nel mondo del lavoro dalle imprese del settore privato. Rispetto al picco massimo raggiunto nel 2003 – quando la domanda di immigrati “stabili” (ossia, non stagionali) raggiunse le 227 mila unità, e rappresentava il 33% delle assunzioni programmate – nel 2009 l’incidenza di questi lavoratori sul totale delle assunzioni registra dunque una diminuzione di ben 16 punti percentuali, toccando il valore più basso degli ultimi nove anni. A fronte di questo calo quantitativo, a partire dal 2006 cresce la richiesta di personale immigrato con esperienza specifica pregressa (dal 46% ad oltre il 53%, con un incremento di oltre 7 punti percentuali), fenomeno che accomuna gli immigrati ai lavoratori italiani.
“In questa fase di difficoltà – ha detto il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello – è comprensibile la cautela delle aziende che, riducendo la domanda di lavoro in generale, riducono anche quella di immigrati che ormai hanno raggiunto una ‘massa critica’ sul mercato del lavoro. Le imprese che si rivolgono a questi lavoratori lo fanno anche perché non trovano italiani disponibili a svolgere certi lavori, ma la selezione di personale immigrato si inserisce sempre più nel quadro di una strategia competitiva, e quindi si cercano “i migliori”. Lo provano la crescita della richiesta di persone più qualificate anche tra gli immigrati, l’innalzamento del livello di istruzione richiesto e l’intenzione di avviare a formazione un numero crescente dei neoassunti. Da questo punto di vista, la crisi sta operando una grande selezione del nostro capitale umano, incluso quello immigrato”. (fonte Unioncamere)

Dalla Camera di Commercio di Macerata

Redazione Macerata Notizie
Pubblicato Lunedì 7 settembre, 2009 
alle ore 18:17
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