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Recanati rende omaggio a Giacomo Leopardi con “La notte del giovane favoloso”

Sabato 11 ottobre iniziative fino a notte fonda in attesa delle anteprime nazionali alla presenza del cast

Il giovane favoloso

Sabato 11 ottobreLa notte del giovane favoloso, una grande festa organizzata dall’Amministrazione Comunale di Recanati in collaborazione con AMAT per celebrare nel migliore dei modi l’arrivo sul grande schermo del primo film dedicato a Giacomo Leopardi, animerà la città di Recanati.

Il tutto in attesa dell’anteprima nazionale del film di Mario Martone, rigoroso e raffinato regista di cinema e teatro, in programma al Teatro Persianidomenica 12 ottobre in collaborazione con la Regione Marche con una doppia proiezione, alla ore 17 alla presenza del regista e del cast capitanato da uno straordinario Elio Germano e una replica serale alle ore 21.

Il centro storico prenderà vita con una serie di iniziative che dal pomeriggio a notte fonda faranno tornare alla memoria le atmosfere legate all’illustre concittadino. Dalle ore 18 giochi dell’Ottocento attenderanno i bambini ai quali è dedicato anche un laboratorio a cura dell’Associazione Arcobaleno. Le musiche ottocentesche risuenaranno nelle vie della città dove vivranno anche le rivisitazioni del “sabato del villaggio” quando gli abitanti si preparavamo al “di dì festa”. Un mercatino di artigianato con ceramiche e sculture in legno, antiquariato e prodotti d’eccellenza, esposizione di pittura, figuranti in abiti d’epoca, allestimenti scenici sulla figura di Leopardi, menù a tema nei bar e ristoranti della città arricchiranno le proposte per i visitatori de La notte del giovane Favoloso.

Per la speciale occasione la città mostrerà il momunento a Giacomo Leopardi, la statua del grande poeta che si erge nella centralissima piazza a lui intitolata, ripulita e splendente grazie a un trattamento delicato e svolto da mani esperte che riporterà il monumento al suo antico splendore. A valorizzarlo ci penserà poi una particolare illuminazione curata dalla iGuzzini, l’azienda di Recanati leader nel settore dell’illuminotecnica. Si tratta di un progetto permanente che attraverso dei proiettori sistemati a terra, illuminerà il poeta con degli archetti di luce dandogli una maggiore visibilità. Il progetto elaborato dai tecnici della iGuzzini, si estenderà anche al resto del centro storico. Piazza Leopardi accoglierà anche l’antichissimo gioco della palla col bracciale che tanto piaceva al poeta, per più di quattro secoli protagonista indiscusso degli sport sferistici nella penisola italiana.

Reduce dal trionfo al prestigioso Festival del Cinema di Venezia dove è stato accolto con lunghi e calorosi applausi, il film di Mario Martone è attesissimo in tutte le sale cinematografiche italiane dove sarà presentato dal 16 ottobre. Le anteprime di Recanati – oltre a quelle di domenica repliche anche lunedì 13 ottobre – rappresentano un’occasione unica ed esclusiva per ripercorrere le vicende di Giacomo Leopardi che nasce nella città marchigiana nel 1798. È un bambino prodigio che cresce sotto lo sguardo implacabile del padre, uomo che disponeva di una biblioteca da far invidia alle grandi corti europee. La mente di Giacomo spazia, ma la casa è una prigione: legge di tutto, ma l’universo è fuori. In Europa il mondo cambia, scoppiano le rivoluzioni e Giacomo cerca disperatamente contatti con l’esterno. A 24 anni lascia finalmente Recanati. L’alta società italiana gli apre le porte, ma lui non riesce ad adattarsi e vive una vita piena di aspettative e di desideri, ma segnata dalla malinconia.

Interpreti principali del film sono Elio Germano, Michele Riondino, Massimo Popolizio, Anna Mouglalis, Valerio Binasco e Isabella Ragonese. “La sceneggiatura – commenta il regista Mario Martone – attinge agli scritti di Leopardi e all’insieme del suo epistolario. L’interesse non è per l’aneddoto: la vita di Leopardi è tutt’uno con la sua scrittura, non c’è un suo verso, non c’è un suo rigo che non sia autobiografico. Affrontare la vita di Leopardi significa svelare un uomo libero di pensiero, ironico e socialmente spregiudicato, un ribelle, per questa ragione spesso emarginato dalla società ottocentesca, un poeta che va sottratto una volta e per tutte alla visione retorica che lo dipinge afflitto e triste perché malato. Il giovane favoloso vuole essere la storia di un’anima, che ho provato a raccontare, con tutta libertà, con gli strumenti del cinema.”

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