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Prg di Civitanova: il Tar respinge i ricorsi del Comune e della Ceccotti

Piano RegolatoreLa Giunta provinciale ha operato con legittimità e correttezza in sede di esame ed approvazione della variante generale al Piano regolatore (Prg) di Civitanova Marche.


Lo ha affermato, con due contestuali sentenze, il Tar delle Marche decidendo definitivamente sui ricorsi presentati, contro la Provincia, dal Comune di Civitanova Marche e da un’impresa cointeressata, che contestavano lo stralcio dell’area Ceccotti operato dalla Provincia in sede di approvazione della predetta variante allo strumento urbanistico.
In pratica, i giudici del Tribunale Amministrativo regionale hanno riscontrato la validità dello “stralcio” deciso nell’estate 2007 dalla Giunta provinciale ed hanno avvalorato la competenza della Giunta stessa che la parte privata aveva contestato.
La Provincia – ha riconosciuto il Tar – ha utilizzato uno strumento alternativo alla non approvazione della variante in quanto, con la soluzione adottata, la Provincia stessa ha restituito l’iniziativa pianificatoria dell’area Ceccotti al Comune di Civitanova a fronte dell’alternativa di dover respingere l’intero piano che, al contrario, era risultato, per le restanti parti, meritevole di approvazione. La Giunta ritenne di dover stralciare da tale approvazione la zona Ceccotti in considerazione del fatto che le previsioni urbanistiche dettate dal Comune per tale porzione strategica del territorio comunale non definivano in modo chiaro le possibilità edificatorie dell’area, prestandosi così a possibili futuri contenziosi.
Questa sentenza di merito, che mette fine ai ricorsi presentati contro l’Amministrazione provinciale, giunge dopo che lo stesso Tar (dicembre 2007), e il Consiglio di Stato (maggio 2008), avevano respinto le richieste di sospensione degli effetti della delibera della Giunta provinciale. In tutte le udienze della causa, la Provincia è stata rappresentata dal proprio ufficio legale, diretto dall’avv. Franco Gentili.
Il Tar ha rigettato pure gli altri numerosi motivi di impugnazioni sollevati dal Comune e dall’impresa sia su questioni procedurali, sia su questioni di merito. In particolare, i giudici hanno riconosciuto l’assenza di chiarezza programmatoria del Comune, già rilevata dalla Provincia, specie per quanto concerne le volumetrie realizzabili. Nelle motivazioni della sentenza è precisato che l’Amministrazione provinciale con l’atto impugnato non ha esercitato ingerenza sulle scelte comunali, essendosi limitata all’esercizio dei propri poteri in materia urbanistica.
In conclusione, la scelta del Comune di intraprendere la via del ricorso giurisdizionale contro le decisioni della Provincia si è rilevata perdente e  “in questo caso –  sottolinea l’assessore all’urbanistica, Francesco Vitali – oltre a vedere definitivamente acclarata la mancata chiarezza programmatoria per l’area in questione, ha perso quasi due anni nel corso dei quali ben avrebbe potuto tempestivamente procedere all’adozione della nuova disciplina urbanistica dell’area Ceccotti ed avviare l’iter per la sua definitiva approvazione”.

Dalla Provincia di Macerata

Redazione Macerata Notizie
Pubblicato Mercoledì 4 marzo, 2009 
alle ore 15:20
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