Audizioni Musicultura del 10 febbraio, Premio Sisme a Carmine Torchia
Jacopo Badini (Firenze), Stylo (Montegranaro – AP), Nina Monti (Ariccia – Rm), Canemorto (Scarperia – Fi) e Carmine Torchia (Sersale Cz), gli artisti che hanno affrontato martedì le selezioni del festival. Il pubblico da casa ha seguito le performance degli artisti in gara sulla web tv di Musicultura in onda sul sito www.musicultura.it commentandole nella chat con la blogger Alessandra Carnevali di Festival.Blogosfere.it.
Le Audizioni Live hanno percorso metà del tragitto che porterà alla proclamazione dei 16 finalisti, che arriverà probabilmente a marzo.
Musicultura, l’autorevole concorso che nei suoi venti anni di storia ha premiato artisti come Simone Cristicchi, Povia, Momo, Gian Maria Testa, Pier Cortese, Pacifico, Amalia Grè, Patrizia Laquidara, Giua, Ricky Maffoni, Folco Orselli, Avion Travel, Max Manfredi e tanti altri, ha compiuto dunque il giro di boa della consueta maratona live di musica d’autore che vede protagonisti cinquanta artisti provenienti da tutta Italia.
Sono passati solo 5 giorni dall’inizio delle audizioni e già si può rilevare la presenza di un coacervo di stili e di sonorità innovativi, a volte inconsueti. Le novità provengono più spesso da artisti molto giovani, ma che hanno alle spalle numerose esperienze in campo musicale.
Martedì 10 febbraio la giuria ha ascoltato le performance del fiorentino Jacopo Niccolò Badini, del marchigiano Stylo aka Space, della romana Nina Monti, del toscano Canemorto e del calabrese Carmine Torchia.
A fine serata il Premio Sisme, un microfono Shure Sm58, per la migliore interpretazione è andato a Carmine Torchia. A consegnarlo L’Assessore alla cultura della Provincia di Macerata, Alessandra Boscolo.
Nonostante la serata infrasettimanale, notevole è stata la partecipazione di pubblico sia in sala, al Teatro Filarmonica di Macerata, che su internet: il pubblico può infatti accedere liberamente alle serate in teatro o può seguirle comodamente da casa collegandosi al sito www.musicultura.it <//www.musicultura.it> dove ogni giorno le performance degli artisti sono trasmesse, in diretta, sul canale televisivo web della manifestazione. Tra utenti intervenuti nella chat della tv web, anche la blogger Allessandra Carnevali del sito festival.blogosfere.it, che ha garantito la sua presenza davanti lo schermo anche mercoledì 11 e giovedì 12. Prevista nei prossimi giorni anche la partecipazione di importanti firme del giornalismo musicale italiano.
GLI ARTISTI
A salire per primo sul palco della filarmonica, martedì 10 febbraio, Jacopo Niccolò Badini (Firenze). Il fiorentino con i suoi brani ha regalato contenuti importanti vestiti da sonorità pop. La musica pop, nell’accezione di popolare, è il veicolo più congeniale a Jacopo, con cui riesce a coniugare momenti più “leggeri” e momenti di grande spessore contenutistico, come nel caso di due suoi brani proposti: quello dedicato a Dino Campana e quello che racconta di un amore nato in un ascensore. Dice di essere stato influenzato in particolare da Mario Venuti e in generale da tutto il panorama pop italiano. Significative due esperienze per la sua formazione artistica, il tour per un Villaggio turistico e l’incontro con Lucio Dalla: “la prima ha soddisfatto la mia esigenza di salire più spesso sul palco per esibirmi dal vivo; la seconda ha rappresentato un importante riconoscimento umano a artistico” – ha spiegato Jacopo.
Secondo ad esibirsi il rapper di Montegranaro (Ap), Stylo aka Space. Stylo o Luca Verdinelli, insieme al suo gruppo, la Style Crew, ha proposto al pubblico in sala un genere musicale inconsueto per Musicultura, l’Hip Hop, genere che, secondo l’artista, è ancora “l’unica musica contro”. Musica di controtendenza che permette di trattare temi di attualità veri con grande incisività: la droga, il disagio giovanile, l’ipocrisia che impedisce di essere se stessi, la banalità di certi atteggiamenti, i pregiudizi della società. Luca, breaker e maestro di freestyle, alla domanda della giuria “Cos’è per te amico e che cosa invece reputi nemico nella tua vita?” ha risposto “Amico è chi mi dimostra sincerità, nemico è tutto quello che ha a che fare con l’invidia” – ha affermato con convinzione Stylo.
Terza la cantautrice Nina Monti (Ariccia – Rm) che ha deliziato il pubblico in sala con una voce incantevole, offrendo uno spaccato in musica degli studi di registrazione romani negli anni ’70. Vista la giovane età dell’artista romana, è stata apprezzata dalla giuria la sua capacità di descrivere in modo fotografico una situazione che non ha potuto vivere in prima persona. Nina ha spiegato che le sono state di aiuto le storie raccontatele dal padre, e quelle ascoltate da altri cantautori romani dell’epoca. Dice di amare molti gli anni ’70 e che la sua musica risente soprattutto le influenze di Venditti e di De Gregori. Tutti e tre i brani proposti sono stati accompagnati dal pianoforte ma, la cantautrice di Ariccia, ha confessato di sentirsi a suo agio anche con arrangiamenti acustici o fatti con una band e che la scelta dell’uno o dell’altro è occasionale. Alla domanda, non facile, che cosa le piace di più e che cosa le piace di meno della sua musica, ha risposto “Sono soddisfatta quando riesco a far provare al pubblico ciò che provo io quando compongo le canzoni e non sono soddisfatta, ovviamente, quando questo non accade”.
Canemorto, pseudonimo di Antonio Nardi (Scarperia – Fi) è salito sul palco per quarto, insieme al suo gruppo i Colya. Ha proposto brani di grande livello contenutistico. Ma a colpire è stata l’interfaccia musicale. Antonio, infatti, ha inserito nel suo progetto da solista il violino, che ha imparato a suonare fin da piccolo e il cui suono ha reso davvero intrigante la sua audizione. Dai suoi brani, tra cui “Natale”, la giuria ha subito notato che c’è una prevalenza di temi tristi. Antonio ha effettivamente confermato questa sua tendenza, aggiungendo di essere un patito di Woody Allen e di scegliere tale tono semplicemente perché gli permette di esprimere meglio le proprie emozioni. Il tutto però corredato da un po’ di ironia, per non scadere proprio nel tragico. A lui i complimenti per la veste elettronica data ai suoi pezzi e per la scenografica postura assunta con il violino.
L’ultima esibizione è stata quella del calabrese Carmine Torchia (Sersale – Cz), il quale si è soffermato molto a raccontare la sua esperienza nel tour “Piazze d’Italia – sulle tracce di De Chirico”, perchè gli ha permesso non solo di promuovere il suo disco ma anche di entrare a contatto diretto con la vasta gamma di umanità che popola il mondo. Proprio durante queste scorribande per le piazze d’Italia, l’incontro con l’autrice marchigiana, Angelica Di Barba, lo ha portato a scrivere uno dei testi, proposti a Musicultura “Tende di seta”. Gli arrangiamenti sintetici della serata, fatti di corde e percussioni, hanno messo in evidenza la poesia e la profondità dei testi. Carmine si esprime anche con la pittura e quando si è trovato a dire quali colori preferisce, ha risposto in modo puntuale di prediligere tonalità calde. Calde come le sue parole che hanno riscaldato il cuore degli ascoltatori. Ironico quando gli è stato chiesto perché si è definito “ un nervoso vestito da santo”: “io amo usare aforismi” – afferma Carmine – “e in questo caso l’aggettivo nervoso stava per simboleggiare i miei fermenti interiori”.
IL CALENDARIO
Mercoledì 11 febbraio si potrà assistere ai miniconcerti di: Serena Abrami (Civitanova Marche – Mc); Naif (Quart – Ao), Gianluca Rebuzzi (Bologna), Paolo Simoni (Comacchio – Fe); Superlowed (Somma Vesuviana – Na).
Giovedi 12 febbraio: Federico D’Annunzio (Porto S. Giorgio – Ap), Cristian Grassilli (Baricella . Bo), Marco Iecher (Roma), Erica Mou (Bisceglie – Ba), Fabrizio Zanotti (Ivrea, To)
IL FESTIVAL
Le Audizioni Live, iniziate venerdì 6 febbraio si svolgeranno tutti i giorni fino al 15 febbraio presso il Teatro Filarmonica di Macerata, a partire dalle ore 21.00, ad eccezione di domenica 15 febbraio, in cui avranno inizio a partire dalle ore 17.00. Ogni sera si esibiranno cinque artisti per un totale di 50 proposte, che sono state selezionate tra le oltre 700 domande pervenute al concorso.
Dalle Audizioni che rappresentano la prima fase del concorso, usciranno i 16 finalisti. I loro brani verranno trasmessi sulle onde di Radio 1 Rai e saranno sottoposti al giudizio del pubblico, che potrà esprimere con il televoto la propria preferenza. Contemporaneamente essi verranno sottoposti al vaglio del Comitato Artistico di Garanzia che vanta sempre dei nomi di spicco e che quest’anno è composto da: Claudio Baglioni, Edoardo Bennato, Luca Carboni, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Niccolò Fabi, Lucio Dalla, Teresa De Sio, Tiziano Ferro, Giorgia, Mariangela Gualtieri, Vivian Lamarque, Dacia Maraini, Alda Merini, Gino Paoli, Vasco Rossi, Teresa Salgueiro, Michele Serra, Daniele Silvestri, Ornella Vanoni, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi, Antonello Venditti.
Saranno solo 8 i vincitori che potranno esibirsi sul palco dello Sferisterio durante le serate finali del festival – il 26, 27, 28 giugno – che quest’anno festeggia XX anni di attività nella musica. Il vincitore assoluto si aggiudicherà il Premio Banca Popolare di Ancona, del valore di 20.000,00 euro. Saranno inoltre assegnati la Targa della Critica (5.000,00 euro) e i premi Imaie, Siae e Unimarche (ciascuno di 2.5000,00 euro) rispettivamente per la migliore interpretazione, la migliore musica e il miglio testo.
BIOGRAFIE DEGLI ARTISTI IN GARA martedì 10 febbraio
JACOPO NICCOLO’ BADINI (Firenze)
Nato a Firenze nel 1977, da sempre suona e scrive canzoni e la sua vena creativa è stata riconosciuta in diverse occasioni, vincendo borse di studio di rilievo.
Ha alle sue spalle diverse collaborazioni, con Francesco Sighieri, Vieri Buogleux e Giovanni Sala. Tuttora collabora nella stesura dei suoi brani con Marco Cappelli, sodalizio artistico che dura da qualche tempo e che ha dato origine ad una ricca produzione di brani inediti. Nel 2008 ha partecipato con un proprio brano all’interno dello spettacolo teatrale dell’attore toscano Carlo Monni. In una recensione riferita a Iacopo Badini, si dice: “il suo mondo artistico si ispira alla musica leggera d’autore, strizzando l’occhio alla musica pop sia per la piacevolezza dei temi che dei testi, senza mai perdere freschezza ed originalità”.
CANEMORTO (Scarperia – Fi)
Canemorto è lo pseudonimo del toscano Antonio Nardi, artista poliedrico che lavora a progetti sia da solista che di gruppo (Colya). Ha avuto numerosi riconoscimenti: si è aggiudicato il premio della critica Rock Contest Firenze nel 2003, è stato il Vincitore Regione Toscana all’Arezzo Wave nel 2004 ed è stato premiato per la migliore canzone d’autore e come miglior interprete al Premio De Andrè 2008. Nel 2005 pubblica insieme ai Colya “Laura” per Universal Music e il video del singolo va in rotazione su importanti tv musicali come MTV, AllMusic, RockTv e VideoItalia. Nel biennio 2005-2007 ha fatto più di 130 concerti per tutta Italia e il supporter per grandi nomi come i Travis, gli Stereophonics, gli Afterhours, i Verdena, RoyPaci e Irene Grandi.
Non si considera un cantante, bensì un “artigiano della musica” dato che come un artigiano è solito tagliuzzare, limare, segare o verniciare i suoi brani qualora sia necessario.
NINA MONTI (Ariccia – Rm)
Nina Monti, romana, cantautrice. Sin da piccola sente la vocazione artistica, e si dedica a canto, danza, recitazione, pittura ma la sua prima ed unica passione è la musica, ed impara a suonare la chitarra acustica. Da “grande” canta e suona in alcuni tra i più noti locali romani e per importanti manifestazioni.
Con la compagnia teatrale del regista d’avanguardia Giuliano Vasilicò, recita ne “Il compimento dell’amore” di Robert Musil , ne “Le 120 giornate di Sodoma” di De Sade e ne “L’Amleto” shaekespeariano e in molti altri lavori improntati sull’improvvisazione, sulla danza e sul canto.
Si esibisce e collabora con noti musicisti e arrangiatori: Fulvio Maras , Fabiano Lelli, Marco Bertogna… Partecipa a diversi festival. Nel 1998 firma un contratto discografico per la IT di Vincenzo Micocci.
STYLO (Montegranaro – Ap)
Style Crew (vero nome Luca Verdinelli) è nato nel 1987 a Montegranaro /AP). Inizia ad interessarsi di Hip Hop e di break dance sin da adolescente, ma nel giro di poco tempo si rende conto che la vera strada che lo porterà a far emergere il suo talento, è la musica. Inizia così a scrivere le sue prime canzoni e a partecipare alle gare di freestyle: proprio da queste sfide viene proclamato dal pubblico come uno dei migliori maestri di cerimonia (mc) di freestyle in Italia. A fine 2006 inizia a registrare il suo primo disco ufficiale dal titolo “Biography”, seguito dal suo primo video “Usurpatori” girato dà Alessandro Mondani, noto regista anconetano. Partecipa al progetto “Doppia H dalla costa Mixtape”, disco che raccoglie tutti i gruppi e gli mc più bravi delle Marche.
Ha partecipato a diversi concorsi, si è esibito nelle piazze, nei teatri e nei locali di tutta Italia e le sue canzoni sono state trasmesse sia in Tv che in radio.
CARMINE TORCHIA (Sersale – Cz)
Nato a Catanzaro nel ’77, consegue la laurea in Architettura presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Dopo aver aperto i concerti di Stefano Rosso e Niccolò Fabi, nel 2008 esce il suo album d’esordio “Mi pagano per guardare il cielo” (Castorone Ed. Musicali) che viene presentato alla fiera del libro di Torino e promosso con un tour estivo iniziato a luglio dello stesso anno. Il 2 ottobre partecipa all’esperimento di promozione alternativa “Piazze d’Italia – sulle tracce di De Chirico”, che lo ha portato a viaggiare quattro mesi per l’Italia, suonando nelle piazze di giorno e nei locali la sera. Ha partecipato a numerosi concorsi musicali e si è aggiudicato premi di rilievo. Artista curioso che si esprime anche con la pittura e che per comporre le sue canzoni ama usare aforismi, i quali gli permettono in modo enfatico ed incisivo di «guarire dalla nostalgia del non accaduto o di ciò che non potrebbe accadere».
Da Ufficio Stampa di Musicultura
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