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Presentata a Macerata la 39° edizione della Rassegna di Nuova Musica

Quattro i concerti in programma nel periodo compreso tra lunedì 15 e giovedì 18 novembre

Presentazione della Rassegna di Nuova Musica

Definiti i quattro appuntamenti della trentanovesima edizione della Rassegna di Nuova Musica firmata dal direttore artistico Gianluca Gentili: dal 15 al 18 novembre quattro concerti, alle 21.15, animeranno la vita cittadina con proposte di assoluto interesse che si auspica confermino, sebbene con le limitazioni imposte dall’emergenza Covid, il successo dell’edizione 2020.

Ancora una volta, attraverso la Rassegna di Nuova Musica, a Macerata si incontreranno alcuni dei più importanti esecutori e compositori della scena contemporanea internazionale.

“La musica contemporanea internazionale torna a essere protagonista della programmazione culturale della città – interviene l’assessore alla Cultura, Katiuscia Cassetta – una città che torna a sperimentare e a mettere in risalto le eccellenze del territorio che collaborano e dialogano in un confronto proficuo e creativo e si relazionano con altre realtà per dare vita a progetti di vera valorizzazione reciproca. Un lavoro serio con l’obiettivo di raggiungere tutto il pubblico, anche quello più giovane e curioso e avvicinarlo all’ascolto di musica di qualità ora al Teatro e spero presto anche in altri luoghi della città che vorremmo dedicare ai giovani. A questo proposito stiamo lavorando su un nuovo festival, si intitolerà  “Torpedine”, dedicato alla musica elettronica che si svolgerà nei vari ambienti della Biblioteca comunale Mozzi Borgetti, un luogo che continuiamo ad aprire ai giovani con un genere musicale a loro congeniale”.

“Anche quest’anno – afferma Pamela Lattanzi,delegata del Rettore di Unimc – rinnoviamo l’esperienza con la Rassegna di Nuova Musica che vedrà la partecipazione degli studenti sia come pubblico che come parte del meccanismo. Proponiamo, infatti, un laboratorio per l’acquisizione di competenze trasversali, aperto a tutti i ragazzi che partecipano a un bando avendo così la possibilità di seguire l’organizzazione della rassegna, di poter conoscere gli interpreti e anche di lavorare fianco a fianco con i professionisti della stessa. E’ prevista l’organizzazione di interviste, la raccolta di materiale, insomma di lavorare così a quella che è la comunicazione. Si tratta per gli studenti di acquisire competenze sul campo e anche quelle capacità che magari non sempre si riesce ad apprendere con la didattica normale. In questo caso le soft skill sono quelle di lavorare in gruppo, di risolvere i problemi che si pongono, di relazionarsi con gli altri,  situazioni  che permettono di confrontarsi con competenze e di favorire l’apprendimento.”

“Alle musiche, e a volte anche alla presenza in città, degli ormai leggendari compositori del ‘900, Cage, Ligeti, Berio, Xenakis, Riley, Reich, solo per fare qualche nome – sottolinea il direttore artistico Gianluca Gentili – la Rassegna ha sempre affiancato quelle di giovani compositori i quali hanno la possibilità di presentare nel nostro festival lavori innovativi e di ricerca. Il proposito di condividere questa ricchezza di linguaggi è centrale nel nostro progetto artistico e la presenza crescente di giovani e studenti ai nostri concerti, e in generale l’interesse che suscitano i nostri programmi, ci fa pensare che ci stiamo muovendo nella giusta direzione”.

Il concerto inaugurale del festival, lunedì 15 novembre al Teatro Lauro Rossi, è affidato all’Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta da Stefano Pecci e al coro dei Pueri Cantores “Zambreletti” di Macerata diretto da Gian Luca Paolucci. Il programma mette in relazione le musiche di due compositori “storici” della musica moderna e contemporanea, Benjamin Britten e Luciano Berio, nella particolare forma della Song.

Friday Afternoons infatti è una raccolta di 12 canzoni di Benjamin Britten, composta dal 1933 al 1935 per gli alunni della Clive House School, Prestatyn, dove suo fratello Robert era preside.

I testi sono tratti dalla antologia Come Hither di Walter de la Mare e sono per lo più costituiti da filastrocche o brevi fiabe in versione poetica, in qualche caso di argomento piuttosto grottesco.

Le Folk Songs di Luciano Berio, eseguite nella versione per mezzosoprano ed orchestra, sono “di un’antologia di undici canti popolari (o assunti come tali) di varia origine (Stati Uniti, Armenia, Provenza, Sicilia, Sardegna, ecc.), trovati su vecchi dischi, su antologie stampate o raccolti dalla viva voce di amici.”

Secondo appuntamento martedì 16 novembre – sempre al Lauro Rossi – con il FontanaMIX Ensemble che proporrà un progetto musicale e visivo che dedicato a Igor Stravinskij, di cui in questo 2021 ricorrono i 50 anni dalla scomparsa. L’origine di questa idea sta nel film documentario del 1956 Le Mystère Picasso, dove lo stesso Picasso si racconta attraverso il disegno e il colore, e il tratto grafico sembra proprio nascere dalle note di Georges Auric. Un format nel quale il disegno dal vivo, curato qui dall’artista visiva e performer Martina Zena, illustra in modo estemporaneo alcuni gioielli da camera del compositore russo, tracciando brevi racconti visivi, storie astratte senza trama dove l’ascolto, fuori e dentro il suono, prende forma in segni, tracce, schizzi, gesti.

Sempre il FontanaMIX Ensemble eseguirà la sera di mercoledì 17 novembre una delle opere più rappresentative del compositore argentino Mauricio Kagel:  Die Stücke der Windrose.A partire dal 1988, e lungo lo spazio di sei anni, Mauricio Kagel si è dedicato alla realizzazione di un ciclo in otto parti intitolato Die Stücke der Windrose di cui il FontanaMIX Ensemble propone in questo live la seguente selezione: Norden, Osten, Nordosten, Westen. L’organico della Salonorchester – formato da clarinetto, pianoforte, harmonium a quattro mani, due violini, viola, violoncello e contrabbasso – si differenzia da una composizione all’altra soltanto per la scelta di diversi tipi di percussioni che, di volta in volta, si richiamano alla geografia evocata dal titolo del brano. Una geografia che muta, secondo il pensiero di Kagel, in ragione del punto di vista in cui si pone lo spettatore.

Per concludere questo ciclo di concerti, giovedì 18 novembre, la Rassegna si sposta negli spazi dell’Asilo Ricci dove si esibiranno il pianista statunitense Thollem McDonas e il percussionista Enrico Malatesta.

Del primo, di cui ascolteremo alcune sue opere pianistiche, il compositore Terry Riley scrive: “I voli sulla tastiera di Thollem scatenano una cascata di note a una velocità apparentemente impossibile da raggiungere. Chiunque sia appassionato di grande musica per pianoforte dovrebbe includerlo nella propria lista di ascolti preferiti. Thollem vive in un mondo unicamente suo, sia per forma che per ritmo e armonia. Assolutamente originale.”

Dedicata alla compositrice francese Éliane Radigue la performance del percussionista Enrico Malatesta.

La 39. Rassegna di Nuova Musica è realizzata con il contributo del Comune di Macerata e si avvale della collaborazione dell’Università degli Studi e dell’Accademia di Belle Arti di Macerata e dell’Associazione Arena Sferisterio. Importante presenza è inoltre quella dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana con la quale il Festival ha realizzato negli ultimi anni numerosi progetti originali.

Come avviene da tempo, anche i concerti del 2021 saranno registrati e trasmessi da Rai Radio3.

I biglietti, che hanno un costo di 5 euro (intero) e 3 euro (ridotto), non potranno essere acquistati direttamente al Teatro Lauro Rossi o all’Auditorium Asilo Ricci ma saranno venduti solamente in prevendita alla Biglietteria Sferisterio – piazza Mazzini, 10 tel. +39.0733 230735 boxoffice@sferisterio.it dal martedì a sabato dalle 9 alle 12 e i giorni di spettacolo dalle 17 alle 19.30 oppure sul circuito Vivaticket.

Considerato il limitato numeri di posti, si raccomanda l’acquisto del biglietto con anticipo.

Programma completo su rassegnadinuovamusica.com.

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