Tavola rotonda per il 60° della Costituzione in Provincia
La Costituzione italiana a sessant’anni dalla sua entrata in vigore risponde alle attese di una società multietnica? Su questo interrogativo si è svolta in Provincia una tavola rotonda promossa dall’Associazione degli ex consiglieri regionali e dalla stessa Amministrazione provinciale a chiusura delle varie iniziative che nel corso dell’anno si sono tenute per celebrare i sessanta anni della nostra Carta costituzionale.
Con l’on. Adriano Ciaffi, che ha coordinato il dibattito, sono intervenuti il presidente dell’Associazione ex consiglieri, Luigi Micci, l’assessore provinciale all’immigrazione, Alessandro Savi, i docenti universitari Paola Olivelli e Giovanni Di Cosimo, l’avv. Cinzia Maroni, presidente del Comitato per le pari opportunità dell’Ordine forense.
Il dibattito, molto approfondito, ha esaminato aspetti sia giuridici, sia sociali legati alla società dei nostri giorni, che il costituzionalista Di Cosimo ha preferito definire “multiculturale” in quanto non legata solamente alla presenza in Italia di etnie diverse.
Il giudizio emerso è che il testo della Costituzione nella sua prima parte e in particolare negli articoli che si occupano dei diritti fondamentali mantiene inalterata la sua forza a tutela e garanzia della “persona”, sia cittadino italiano, sia straniero. La “multiculturalità”, pertanto, non ha bisogno di un “adeguamento” della Costituzione, caso a dover essere adeguate sono le politiche pubbliche che debbono tener conto di tutte le differenti culture oggi presenti nel nostro Paese, chiamate a convivere ed integrarsi.
Dalla Provincia di Macerata
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