Crisi Onis: scontro tra sindacati e proprietà
L’azienda di Chiesanuova di Treia messa in liquidazione il 3 marzo. A rischio 36 dipendenti, che non percepiscono salari da due mesi e mezzo
Lunedì 7 aprile Cgil e Cisl hanno convocato un presidio davanti alla Onis srl, azienda di Chiesanuova di Treia, assieme ai dipendenti, che da due mesi e mezzo non prendono gli stipendi.
La ditta, che produce piani cucine per grandi marchi, è stata messa in liquidazione il 3 marzo, con la nomina a commissario di Renzo Fabbracci, e il 19 marzo è stato firmato in Regione un accordo sindacale che conferma l’impossibilità di proseguire l’attività e la conseguente richiesta di cassa integrazione straordinaria per un anno.
Ma in prossimità della scadenza della pratica, i sindacati non avrebbero avuto né contatti, né tantomeno risposte in merito dai proprietari dell’azienda, nonostante continue sollecitazioni. Da lì, è scattato il presidio davanti ai cancelli dell’azienda.
Nella mattinata di lunedì c’è stato anche un faccia a faccia tra Renzo Fabbracci e i lavoratori presenti, che sono stati rassicurati sull’avvenuto invio della domanda per la cassa integrazione. L’interlocutore della Onis srl ha voluto chiarire la situazione di crisi dell’azienda, alla ricerca di nuovi investimenti per riprendere la produzione, e per quanto riguarda le accuse mosse dai sindacati sull’irreperibilità dei proprietari nei giorni scorsi, le ha bollate come mere illazioni prive di fondamento.
Adesso, l’appuntamento è nuovamente spostato in Regione, con data da definirsi.
di Antonello Pace
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