Il Comune di Macerata presenta voci di spesa al di sotto della media nazionale, ma ci sono alcune cose da chiarire per quanto riguarda il costo per gli incarichi professionali e il contratto di servizio per i rifiuti.

Il Sole24Ore ha elaborato questa analisi, grazie ai dati forniti dal Ministero dell’economia: il Comune di Macerata spende per gli incarichi professionali 388 euro ogni 100 abitanti, persino pù di Ancona (329 euro), di Pesaro (263 euro) e di Fermo (21 euro) ed Ascoli Piceno (19 euro). Per quanto riguarda la spesa per il contratto di servizio per i rifiuti vengono spesi ben 12.283 euro l’anno ogni 100 abitanti.

In questo caso meno di Ancona – che spende ben 17.094 euro – ma di più di Ascoli, Pesaro e Fermo – comunque al di sopra della media italiana con 9.774 euro. Macerata presenta consumi sobri per la spesa di cancelleria, materiale informatico e di consumo: il Comune spende appena 652 euro l’anno ogni 100 abitanti quando la media nazionale è di 2.015 euro. Anche sul fronte di equipaggiamento la spesa non è alta: solo 48 euro l’anno per 100 abitanti. Molto bene per i contratti di servizio per il trasporto pubblico (1.549 euro l’anno ogni 100 abitanti) e per la comunicazione e la rappresentanza: 276 euro contro i 552 di Pesaro e i 1.594 di Ancona.

Spesa al di sotto della media anche per la manutenzione ordinaria immobli ed auto (1.827 euro l’anno per 100 abitanti, contro 2.060), e per le utenze – gas, telefono, acqua, ecc – con 4.583 euro rispetto a 4.745). Ancor più bassa è la spesa per servizi e pulizia. Macerata spende invece più di tutti gli altri capoluoghi marchigiani per affitti e noleggi: 1.415 euro l’anno ogni 100 abitanti, una cifra lontana da quella della capolista Modena (3.971 euro), ma superiore a Pesaro (1.228), Ancona (758), Fermo (726) e Ascoli Piceno (385). L’obiettivo del governo è, però, quello di tagliare i fondi a chi si allontana dalla spesa che viene considerata “standard” per diverse voci, in alcuni casi troppo lontane tra loro.

di Veronica Crognaletti