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Camerino: valorizzare il tartufo come modello anticrisi

Il rilancio economico dell’entroterra passa per la promozione del territorio e dei suoi prodotti

Si chiude tra pochi giorni la raccolta di adesioni per partecipare alla costituzione di un’organizzazione (onlus, consorzio o associazione) per la tutela e la valorizzazione del tartufo della Marca di Camerino come veicolo di promozione enogastronomica, ambientale e turistica.


La proposta è aperta a tutti i soggetti dell’economia del tartufo, cavatori, tartuficoltori, ristoratori, aziende agricole o del settore turistico e la manifestazione di interesse non è vincolante per il futuro.

L’iniziativa è nata grazie al recente incontro promosso da Unicam all’interno del progetto “Valorizzazione del Tartufo dell’Alto Maceratese”, cofinanziato da Camera di Commercio di Macerata e Comunità Montana Marca di Camerino e diretto dal prof. Andrea Catorci, della Scuola di Scienze Ambientali dell’Ateneo camerte, in cui sono state valutate le opportunità di sviluppo per l’economia montana.

Tra le organizzazioni aggreganti più idonee per questa operazione c’è il consorzio, che permetterebbe l’accesso ai finanziamenti europei e numerosi vantaggi fiscali. Inoltre nel consorzio possono partecipare aziende private ed enti pubblici. “L’importante è avere capacità imprenditoriale – ha affermato il prof. Adriano Propersi, docente all’Università Cattolica di Milano e collaboratore de Il Sole 24 Ore – ma senza scopo di lucro. L’obiettivo è organizzare iniziative economiche diffuse e allargare la partecipazione ad almeno duecento operatori fra cavatori, ristoratori, operatori turistici”.

In questo mese si stanno raccogliendo le adesioni per poter scegliere l’organizzazione entro dicembre e giungere ad una prima bozza di statuto prima della fine dell’anno. “Questa è una grande opportunità per il territorio – prosegue Andrea Catorci, responsabile del progetto -. Ci lavoriamo da quattro anni insieme alla Coldiretti e ora siamo arrivati all’istituzione di una cabina di regia, che può essere rappresentata dal consorzio. È un passo molto importante perché da qui si decide il futuro: una buona regia può rilanciare il nostro entroterra”.
Gli operatori interessati alla formazione dell’organizzazione aggregante possono rivolgersi alla Coldiretti (0733/244229).

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