
Dopo essere riuscita a scongiurare la realizzazione della centrale Turbogas, in località Berta, l’
Amministrazione comunale di San Severino Marche ha deciso di dire
no al nucleare. “Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, infatti – spiega il sindaco, Cesare Martini –
nonostante l’uscita dall’aula degli esponenti del Pdl, la maggioranza, esprimendo ancora una volta grande compattezza, ha votato un ordine del giorno con il quale il territorio comunale è stato dichiarato denuclearizzato”
Nella premessa allo stesso ordine del giorno, presentato in aula dall’
assessore Fernando Taborro, viene spiegato, fra l’altro:
“Il governo ha deciso per un ritorno del nucleare nel nostro Paese con un obiettivo dichiarato di produrre il 25% dell’energia elettrica dall’atomo. Per arrivare a questo obiettivo l’Italia dovrebbe localizzare e costruire sul territorio nazionale otto reattori come quello attualmente in costruzione in Finlandia, che è anche il più grande al mondo. Il nucleare – spiega l’assessore –
non ci farà certo recuperare i ritardi rispetto alle scadenze internazionali per la lotta ai cambiamenti climatici visto che, fra l’altro passerebbero almeno fra i dieci ed i quindici anni prima della loro entrata in funzione, né tanto meno abbassare il costo dell’energia e migliorare la qualità della vita. Ma se l’Italia decidesse di puntare sul nucleare dirotterebbe sull’atomo anche le insufficienti risorse economiche
destinate allo sviluppo delle rinnovabili, le uniche soluzioni praticabili per ridurre, in tempi brevi, le emissioni di anidride carbonica e la pendenza energetica da fonti fossili”.
L’ordine del giorno votato in Consiglio è solo la conclusione di una politica locale volta a promuovere l’innovazione ed a rendere più efficiente e sostenibile il modo con cui si produce energia. Com’è noto, infatti, il Comune di San Severino Marche, grazie anche all’attività dell’Assem, fra l’anno in corso ed il 2012 ha deciso di avviare una serie di progetti che porteranno alla realizzazione di una nuova centrale idroelettrica, in località Cannucciaro, ed all’allaccio alla rete di impianti fotovoltaici per la produzione di complessivi 25 mega watt di energia.
“Dal giorno del nostro insediamento abbiamo lottato contro lo spettro della Turbogas– ricorda il sindaco Martini, che aggiunge – Il 20 aprile dello scorso anno abbiamo avuto ragione ed il ministero dello Sviluppo Economico ha dichiarato concluso con esito negativo il procedimento relativo alla realizzazione dell’impianto. Tale procedimento, avviato il 30 dicembre 2003 da parte della società Agem di Roma, avrebbe portato alla costruzione di un impianto a ciclo combinato della potenza di 370 mega watt. La nostra battaglia è stata difficile e molto lunga ma non abbiamo mai mollato ed è per questo che ora, come maggioranza abbiamo voluto dire no ad uno spettro ancora più spaventoso: quello del nucleare”.
dal Comune di San Severino Marche
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