Insulti ad assessori e consiglieri: il sindaco di San Severino prepara un esposto

Il sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini, in una nota inviata agli organi di informazione chiede “rispetto e maggiore attenzione alle cose che si pubblicano. Personalmente – dice – mi impegno ad abbassare i toni ma credo che analoga operazione dovrebbe essere esercitata da tutti gli attori in campo. A San Severino sta accadendo qualcosa di poco edificante. Ci sono gruppi minoritari, fatti di poche anime che magari in passato hanno avuto frequentazioni con la politica o che si stanno avvicinando ad essa, che stanno alimentando un clima non bello. Non vorrei scendere sul piano di chi alimenta lo scontro ed è per questo che mi fermo qui, senza citare singoli episodi. Certo è che quando un assessore o un consigliere vengono minacciati apertamente, o semplicemente offesi, nei messaggi che compaiono su di un social network credo che certi limiti si siano veramente superati. Oltre ad invitare ad abbassare i toni– conclude Martini – vorrei fare anche un altro appello: vorrei dire, a chi lancia il sasso e poi ritira la mano, di guardarsi allo specchio. Chi si nasconde dietro l’anonimato, chi offende e poi ritratta, chi scrive e poi nega di essere l’autore di certi pensieri, dovrebbe vergognarsi anzitutto di sé stesso. Le idee si possono condividere o meno ma le azioni che le accompagnano, se violente ed offensive, vanno però condannate da tutti e senza indugi”.
Profondamente turbato per quanto accaduto in questi giorni, e puntualmente fissato nei messaggi di Facebook della sua e di altre bacheche, l’assessore Alessandra Aronne definisce i commenti ricevuti “immeritatissimi. Penso che nemmeno la campagna elettorale più sfacciata dia diritto ad usare certi sistemi denigrativi, privi di fondamento. Nel mio profilo non sono segnalati né l’orientamento politico, né quello religioso, né il fatto che io faccia, oltre l’insegnante, l’assessore comunale. Si valutano le mie amicizie personali che ho sempre concesso a tutti coloro che si sono proposti, a meno che non pubblicassero oscenità. Non sono mai intervenuta direttamente, sono stata tirata dentro da chi è andato a controllare le amicizie di altri. In questa “invasione” la politica non può entrarci nulla, qui si supera ogni limite consentito”.
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