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Meditazioni musicali, “Lo sguardo di Chiara Lubich”

Chiara LubichDomenica 15 marzo, alle ore 17.30 presso la Sala Gigli del Teatro Lauro Rossi andranno in scena parole, musiche e silenzi di Carla Cardella, Celeste Carboni, Francesco Renzi, Laura Petrocchi al pianoforte, Martina Casadidio al clarinetto, Beatrice Petrocchi al flauto, Silvia Badaloni e Barbara Torresetti al violino, Vania Longhi alla voce. L’ingresso è libero.

All’interno del programma regionale di iniziative organizzate per il primo anniversario della scomparsa di Chiara Lubich, domenica 15 marzo 2009, alle ore 17.30, nella Sala Beniamino Gigli del Teatro Lauro Rossi di Macerata, si terrà “Lo sguardo di Chiara Lubich – meditazioni musicali”.
“Lo sguardo di Chiara” proporrà l’ascolto e la contemplazione di alcuni componimenti artistici: brani di musica classica, di Debussy, Donizetti, Schumann, Ibert e Elgar, eseguiti come intermezzo alla lettura di testi tratti da “Il regalo dell’artista” di Isaline Bourgenot Dutru e di alcuni scritti di Chiara Lubich sull’effetto “sublime e divino di un’opera d’arte”, dove per arte si intendono tutte le forme di espressione artistica, dalla musica alla pittura, dalla scultura alla danza.
Ad ingresso libero, l’evento è organizzato, con il patrocinio del Comune di Macerata, dall’associazione maceratese “Dialogo più”, che ha proprio nel suo scopo specifico la diffusione di una cultura del dare e del dialogo, ed è promosso da Clarté, gruppo di artisti con il desiderio di vivere insieme un’esperienza di condivisione. Ad eseguire i brani saranno infatti i musicisti marchigiani Carla Cardella, Celeste Carboni, Francesco Renzi, Laura Petrocchi al pianoforte, Martina Casadidio al clarinetto, Beatrice Petrocchi al flauto, Silvia Badaloni e Barbara Torresetti al violino, Vania Longhi alla voce.
Lo spirito che ha mosso le due associazioni nella realizzazione dell’evento segue quello delineato da Chiara Lubich con i suoi scritti, secondo i quali l’arte è chiamata a ritrovare il suo posto nella società: mezzo per raggiungere quell’unità tra singoli, categorie sociali, popoli, che è considerata come il primo impegno dell’intero Movimento dei Focolari, di cui la Lubich è stata la fondatrice.
Quello che si terrà domenica 15 marzo nella sala Gigli del Lauro Rossi vuole essere infatti un omaggio fatto di musica, parole, suoni e silenzi, in ricordo di colei che è stata considerata una delle voci più autorevoli del mondo cristiano e religioso. Fu lei che nel 1966 diede vita al Movimento Gen (Generazione Nuova), rivolto ai giovani, e che, nel 1991, colpita dalla miseria delle favelas durante una visita in Brasile, lanciò l’Economia di Comunione, prospettando una nuova teoria e prassi economica basata anche su una diversa distribuzione degli utili. Promotrice del dialogo interreligioso, fu invitata a parlare della sua esperienza interiore in Thailandia a 800 monache e monaci buddisti, a New York a 3.000 musulmani neri nella moschea di Harlem, e in Argentina alla comunità ebraica di Buenos Aires. Nel 1996 a Parigi l’UNESCO le conferì il Premio per l’Educazione alla Pace e nel settembre 1998 a Strasburgo ricevette dal Consiglio d’Europa il Premio Diritti Umani.
Ne corso della sua vita, ha ricevuto diverse lauree honoris causa e cittadinanze onorarie in Italia (tra le altre Roma, Milano, Torino, Palermo, Genova, Firenze, La Spezia, Rimini, Bra, Santa Maria Capua Vetere, Pompei, Incisa in Val d’Arno, Osimo, Rovigo, Rocca di Papa) e all’estero, tra cui un dottorato honoris causa in arte presso l’Università di Maracaibo, in Venezuela.

Da Associazione Musicultura

 

Redazione Macerata Notizie
Pubblicato Sabato 14 marzo, 2009 
alle ore 12:23
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