Al via la ricostruzione del centro storico di Visso
Aperto il tunnel di sicurezza in via Galliano

Il centro storico di Visso compie un passo decisivo verso la rinascita. È stato aperto il tunnel di via Galliano, la struttura modulare metallica a senso unico che consentirà di operare in sicurezza e avviare concretamente i cantieri nel cuore del borgo, tra i più preziosi dell’Appennino centrale.
L’opera, lunga 60 metri, finanziata con un importo di circa 500 mila euro nell’ambito dell’Ordinanza Speciale n. 61/2023 del Commissario, rappresenta un intervento strategico collegato al recupero di Palazzo Priori. Il tunnel garantisce la percorribilità ai mezzi, costituendo anche un’uscita di sicurezza per i soccorsi, e rende finalmente possibile la cantierizzazione del centro storico. L’intervento ha inoltre evitato la demolizione degli edifici danneggiati di via Galliano, salvaguardando così l’integrità storica e architettonica di una delle vie più significative del centro.
Il risultato è frutto di un piano d’azione condiviso tra Comune, Ufficio speciale ricostruzione e Struttura commissariale: uno studio approfondito e interventi mirati che hanno permesso di entrare finalmente nella zona rossa del centro storico.
Il Comune si è occupato della progettazione degli immobili pubblici del centro storico, oggi in fase di definizione, mentre la Struttura commissariale ha coordinato la programmazione complessiva. Grazie a questa visione strategica e operativa, i privati possono presentare i propri progetti con la certezza di un seguito operativo: la cantierizzazione è ora possibile.
“Con il tunnel di Visso – ha dichiarato il Commissario Straordinario alla Ricostruzione – dopo anni di silenzio assordante nella piazza tra le più suggestive del nostro Appennino, false partenze e lunghe attese abbiamo affrontato la situazione pezzo per pezzo, studiando la soluzione ottimale e procedendo con le demolizioni necessarie. Non era un problema di risorse ma di operatività: oggi, con questa scelta condivisa e la massima sinergia, possiamo ottimizzare i cronoprogrammi e restituire concretezza alla ricostruzione.”
Nel centro storico sono prossime alla conclusione le progettazioni del recupero di Palazzo Priori (3,6 milioni), la Chiesa e Palazzo San Giacomo (5 milioni), Palazzo Governatori (4,9 milioni) e Palazzo Varano (2,7 milioni).
Per la Collegiata di Santa Maria, simbolo religioso del borgo, sono in corso approfondimenti e sono state allestite opere provvisionali fino al cassettonato, così da evitare l’aggravamento dei danni.
“E’ una giornata importante per noi, finalmente apriamo il tunnel e possiamo dare il via ai lavori dentro la nostra piazza, il cuore del nostro Comune. Con questo intervento – ha sottolineato il sindaco di Visso – restituiamo fiducia alla comunità. Il tunnel è il simbolo concreto che la ricostruzione del centro storico non è più solo un progetto sulla carta, ma un cantiere che finalmente prende vita. Ringrazio il commissario, la Struttura Commissariale e l’Usr.”
Importante la collaborazione della Soprintendenza, come sottolinea Giovanni Issini, Soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata: “Questa è un’opera che risponde alla necessità di creare accesso per i mezzi di cantiere quindi crea un percorso sicuro e al tempo stesso mette in sicurezza la facciate di alcuni degli edifici più importanti del centro storico. In particolare Palazzo dei Priori che sarà il primo intervento a partire. E’ uno tra più significativi perché contiene all’interno importanti beni storici tra cui l’affresco di Paolo da Visso, all’interno dello stesso Palazzo”.
Sul fronte delle opere pubbliche e beni culturali, a Visso sono 109 gli interventi censiti per un valore complessivo di oltre 70 milioni di euro: tra questi, la nuova scuola “Pietro Capuzi” (2,95 milioni, lavori in corso), il restauro delle mura e torri medievali (4 milioni) e il recupero del Santuario di Macereto (3,4 milioni, lavori in corso).
Più in generale a Visso la ricostruzione privata segna risultati importanti: su 376 pratiche presentate, 284 sono state concesse per un importo complessivo di 216,8 milioni di euro, con 140 cantieri aperti e 123 chiusi.
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