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Grande partecipazione a Matelica per il Consiglio comunale aperto sul tema sanità

Il sindaco Denis Cingolani: "Questa comunità non vuole sentirsi più dimenticata"

Consiglio comunale aperto sulla sanità a Matelica

Il consiglio comunale aperto sulla sanità si è tenuto ieri sera (15 aprile) al Teatro Piermarini di Matelica. Hanno preso la parola il sindaco della Città di Matelica Denis Cingolani, il vice sindaco e assessore Rosanna Procaccini, il presidente del consiglio comunale Sauro Falzetti, il consigliere capogruppo di minoranza Marcello Catena, Mons. Francesco Massara, vescovo della diocesi di Camerino-Fabriano, David Ballini per le sigle sindacali, il consigliere regionale Pierpaolo Borroni, l’ing. Sandro Bisonni, il consigliere regionale Simone Livi, il consigliere regionale Romano Carancini, il consigliere regionale Renzo Marinelli, Massimo Montesi, il consigliere regionale Anna Menghi, Sergio Romagnoli, il consigliere comunale Maurizio Casucci, il consigliere comunale Corinna Rotili, il direttore generale AST Macerata Dott. Alessandro Marini, il vice presidente, l’assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini e il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.

Grande presenza in platea, tanti cittadini di Matelica e del territorio, oltre che diversi sindaci dei comuni limitrofi a testimonianza dell’importanza del tema proposto per tutto l’entroterra. Documento unitario condiviso tra maggioranza e minoranza letto all’inizio dal presidente del consiglio comunale Sauro Falzetti, al centro di esso l’importanza della sanità per la popolazione del territorio. In primis si propone pertanto di usufruire nell’immediatezza della struttura di Fabriano; si precisa che l’ospedale di Fabriano e Camerino sono equidistanti da Matelica, ma l’ospedale di Fabriano, grazie alla Pedemontana, lo si raggiunge in minore tempo e fornisce una completezza di servizi maggiore di quella offerta da Camerino, il quale, sovente deve declinare le prestazioni all’ospedale di Macerata. Tale richiesta è motivata dall’osservazione che in passato, è stata concessa l’opportunità ad altri territori di usufruire di servizi emergenziali e di pronto soccorso, fuori dall’ambito dell’AST territoriale.

Matelica segue la tendenza nazionale per l’età media della popolazione (2.797 abitanti sopra i 65 anni) ma vanta anche 296 bambini da 0 a 6 anni. Peraltro, nel 2024, il numero dei nati è raddoppiato, da 30 a 54. Gli abitanti della città di Matelica sono così suddivisi: da 6 a 18 anni (989), da 18 a 35 anni (1.557) e da 35 a 65 anni (3.799). La popolazione presente sul territorio montano è fondamentale anche per il mantenimento dell’ambiente circostante, poiché consente al minimo la riduzione dei rischi di dissesto idrogeologico. Per scongiurare lo spopolamento ed il connesso aumento dei costi che la popolazione stessa dovrebbe sostenere per raggiungere i luoghi per le prestazioni, è necessario mantenere i servizi sul territorio. Si richiede dunque il servizio di telemedicina, l’aumento dei posti letto, RSA e cure intermedie (40 posti), la creazione dei posti letto lungodegenza post-acuzie (20 posti), la creazione di 20 posti di riabilitazione specialistica, la piena e continua funzionalità degli ambulatori specialistici, un’autoambulanza h24 medicalizzata e H24 con solo volontari. Inoltre l’istituzione di un punto di primo intervento, il mantenimento del punto prelievi, il mantenimento e potenziamento del servizio di radiologia, del servizio di eco e tomodiagnostica, il potenziamento del servizio ADI feriale e festivo e l’opportunità per i cittadini di avvalersi del pronto soccorso dell’ospedale di Fabriano. In aggiunta, si propone di incentivare al trasferimento del personale del territorio montano. È stato proposto anche l’inserimento temporaneo, su base volontaria di sanitari nella medicina territoriale per completare e/o superare le figure di cui è prevedibile la carenza.

Il sindaco della Città di Matelica Denis Cingolani si è subito fatto sentire con il primo intervento: “Questa comunità non vuole sentirsi più dimenticata. Parlo da cittadino, non solo da sindaco. Il diritto alla salute è un pilastro della nostra Costituzione. A Matelica negli ultimi 20 anni questo diritto si sta sgretolando. La riduzione cronica avviata dagli anni ’90, genera non solo disagio, ma soprattutto paura. Non è accettabile percorrere decine e decine di km per una visita o un ricovero – ha sottolineato -, non è accettabile che l’ospedale venga svuotato delle funzioni da garantire a un comprensorio come il nostro. Non siamo una periferia da dimenticare a discapito della costa. Non chiediamo privilegi, chiediamo il rispetto dei piani sociosanitari e parità rispetto ad altri territori. Il nostro ospedale deve tornare un presidio vero, con personale stabile. Abbandonarlo tradisce tutti i valori della persona a cui è stato intitolato: Enrico Mattei. Chiedo alla Regione di ascoltarci, Matelica è una città che ha sempre lottato dalla fine degli anni ’80 con il sindaco Crescentini, quando migliaia di persone andarono ad Ancona per farsi ascoltare. Oggi come allora siamo qui per gli stessi motivi, negli ultimi 35 anni come Città di Matelica abbiamo sempre dovuto rinunciare, questa volta non resteremo a guardare. Tutte le forze rappresentate in consiglio comunale lotteranno unite”.

Non poteva mancare l’appello di Mons. Francesco Massara: “Matelica è un gioiello del territorio, abbiamo una popolazione di anziani e abbiamo bisogno di presidi sanitari locali. Mi auguro risposte da parte della Regione, la sanità non ha colore politico”.

David Ballini è intervenuto in rappresentanza delle sigle sindacali CGIL, CISL e UIL sostenendo il documento unitario proposto ed elencando dati e necessità di tutto il territorio. Rosanna Procaccini, vice sindaco e assessore della Città di Matelica: “Ci hanno depauperato di anno in anno, un ospedale che era un fiore all’occhiello. Siamo equidistanti da San Severino, Camerino e Fabriano, abbiamo ceduto a discapito degli altri, quando saremo stati centrali. Invece siamo stati sacrificati. Le bagarre sentite in tutto questo consiglio mi fanno fastidio. Né la destra né la sinistra hanno difeso il nostro ospedale. Ora ci avete definito ospedale di comunità, dovete dirci cosa si intende fare e quando. Chiaramente sappiamo della carenza di personale medico, ma noi vogliamo sicurezze e certezze”.

Il direttore generale dell’AST Macerata Alessandro Marini ha fatto un punto sulla situazione della sanità in tutto il territorio: “Sono tre mesi che ho accettato l’incarico, sono consapevole delle difficoltà, ma so che in questo territorio ci sono molte potenzialità. Il nostro sistema dell’offerta provinciale funziona solo se si integra tra le vocazioni delle varie strutture tra tecnologie e professionalità. L’ospedale di comunità non è una cosa vuota, ha una funzione primaria per dare determinate risposte, soprattutto per le persone anziane e post ricovero. La tecnologia ci aiuta moltissimo e dobbiamo investire in questo senso per sopperire alla carenza degli operatori. Per l’ospedale di Matelica stiamo lavorando sui posti letto e su quanto manca, il problema vero è arruolare il personale. Da quando sono arrivato ho assunto 100 persone, però spesso facciamo bandi e concorsi a ripetizione che vanno deserti. Non abbiamo carenza di risorse, ma carenza di risposte. Questo lo dobbiamo considerare. A Matelica facciamo venire medici da Camerino perché non siamo riusciti a sostituirli in pianta stabile, è una difficoltà ma questo non significa che ci arrendiamo o non abbiamo una prospettiva. La situazione muterà, presto avremo nuovi medici”.

L’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini è così intervenuto a gamba tesa: “È il nostro interesse garantire che questa popolazione non vada al pronto soccorso di Camerino o Fabriano. Qualcuno respinto dal pronto soccorso di Fabriano? Sono reati questi, bisogna avere il coraggio di denunciare. Sono d’accordo sul controllo democratico, sulla partecipazione dei cittadini al consiglio comunale, in una fase difficile del nostro Paese. Non dividiamoci, dobbiamo fare una battaglia, di garantire a tutti il soccorso. Qui dobbiamo garantire tutti i servizi territoriali che possiamo mettere, con le disposizioni finanziare che abbiamo siamo in grado di garantire quello di cui si è parlato in quel documento. I medici avrebbero dovuto lavorare a Camerino, sono venuti a Matelica per aiutare la popolazione che aveva bisogno. In questo momento il difetto genetico è la mancanza di medici che arriveranno, li stiamo formando. L’ospedale di Matelica era il fiore all’occhiello, chi oggi ci vuole suggerire come fare la sanità, sono gli stessi che puntavano sugli ospedali unici”.

Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli: “Consiglio comunale interessante, mi fa piacere essere qui questa sera e poter discutere un documento sottoscritto all’unanimità dal consiglio comunale. Ho apprezzato tante delle cose dette. La stragrande maggioranza di richieste indicate e sottoscritte nel documento non solo sono condivisibili, ma fanno parte di una visione della sanità che noi abbiamo cercato di scrivere nel piano socio-sanitario. Questo ovviamente va contestualizzato. Le richieste di concretezza, che condivido, sono: la riforma delle aziende sanitarie della nostra regione, l’effetto negativo era il depotenziamento del territorio stesso. Le aziende sanitarie territoriali si organizzano con la domanda, il fabbisogno. Cinque anni fa non c’era stata la pandemia, non c’è stato il turnover dei medici, l’inappropriatezza, è calata la produttività dei medici. La sanità è un tema complesso che tocca tutti. Bisogna affrontarla con serenità e sobrietà. Siamo disponibili per programmare gli interventi, stiamo affrontando una crisi sanitaria che non si vedeva da decenni”. Nel finale è intervenuto di nuovo il sindaco Denis Cingolani: “Oggi non siamo qui per ascoltare promesse o bagarre politiche, a Matelica non interessa questo. Non siamo terra di conquista, meritiamo rispetto e impegni concreti. Anche trovare un medico di base è diventato un’impresa. Chiediamo attenzione sui servizi essenziali, servono investimenti veri. I medici devono restare e lavorare, noi cercheremo di mettere a disposizione gli strumenti che possiamo in questo senso. Io pretenderò il massimo per la nostra comunità”.

 

da: Comune di Matelica

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