Giorno della Memoria 2025, le iniziative in programma a Camerino
Il sindaco Lucarelli: "Un impegno morale, soprattutto nei confronti delle giovani generazioni"

Sarà un 27 gennaio denso di eventi in Città, in occasione del Giorno della Memoria 2025. Si parte dalla mattina, quando alle ore 9.30 in località Vallicelle sarà intitolata una nuova via al professor Gerhard Radke, cittadino onorario di Camerino e insignito dell’onorificenza di “Giusto tra le Nazioni”.
Seguirà l’incontro con studentesse e studenti delle Scuole Superiori di Camerino, sempre in ricordo del prof. Radke, presso il Polo scolastico provinciale in via Madonna delle Carceri alle ore 10.30, con gli interventi del sindaco Roberto Lucarelli, del dirigente scolastico Francesco Rosati, del presidente sezione ANPI Camerino, Mario Mosciatti, e degli avvocati Giuseppe De Rosa e Mario Cavallaro, oltre che degli studenti stessi.
Nella serata di lunedì, nell’Auditorium dell’Accademia della Musica, saranno invece protagoniste le parole di Ruggero Forti e le musiche del Clarimbando Duo: “Mi trovo a raccontare – il diario di Nonno Ruggero” è il titolo dell’evento che prenderà il via alle ore 21.15. Quest’anno i testi che verranno letti in occasione del Giorno della memoria sono tratti da un diario inedito scritto da Ruggero Forti. Anche le musiche sono inedite, composte per l’occasione dal m° Vincenzo Correnti, direttore artistico dell’Istituto musicale “Nelio Biondi di Camerino” e musicista che svolge un’intensa attività concertistica in vari gruppi da camera e in duo. Ideatore e promotore di progetti artistici rivolti in particolare ai giovani, il maestro è anche docente e autore di pregevoli trascrizioni, revisioni, arrangiamenti e composizioni originali per orchestra di fiati e formazioni cameristiche. Insieme a Vincenzo Correnti (clarinetto) ci sarà Giacomo Correnti alla marimba. La voce recitante sarà di Donatella Pazzelli che ha anche curato i testi e le immagini di questo importante momento di riflessione.
“Il 27 gennaio ricordiamo la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz e commemoriamo le vittime dell’Olocausto con una serie di iniziative – dice il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli. – Dobbiamo ricordare e far conoscere gli eventi e i fatti di quello che è stato uno dei periodi più bui della storia italiana ed europea, un impegno morale, quello dell’Amministrazione comunale di Camerino, soprattutto nei confronti delle giovani generazioni. Un momento di riflessione anche alla luce di ciò che sta succedendo oggi nei vari conflitti in corso in più parti del nostro pianeta. Nel condannare tutte quelle che sono azioni di violenza e di forza, dobbiamo mantenere viva la memoria grazie anche a queste iniziative per far sì che non si ripetano più gli errori del passato”.
Ruggero Forti, nato il 26 maggio del 1905 a Vari (una piccola frazione del comune di Pieve Torina) e morto il 26 luglio del 1991 a Camerino, era sposato con Luisa e padre di due figli, Maria e Antonio, a sua volta genitore dei quattro nipoti di Ruggero: Marco, Ada, Letizia e Chiara. Fu richiamato alle armi il 15 gennaio 1941 a 35 anni perché aveva fatto il militare nei radiotelegrafisti. Forti si trova così a vivere l’esperienza della guerra in età adulta. In quegli anni terribili aveva scritto i suoi appunti in tanti pezzetti di carta che sistemò una volta ritornato a casa. Con semplicità Ruggero Forti racconta la sua esperienza in guerra e nei campi di lavoro e il difficile ritorno a casa avvenuto il 6 luglio 1945. Le nipoti Letizia e Ada Forti, che fanno parte dell’Associazione Adesso Musica, hanno messo a disposizione questo testo e le parole di un concittadino sono sembrate le più adatte per riflettere, oggi, sulle atrocità delle guerre passate e presenti.
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