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Record di finanziamenti nazionali per la ricerca dell’Università di Macerata

In arrivo quasi due milioni di euro

Università di Macerata

Record di finanziamenti nazionali per la ricerca dell’Università di Macerata. Si sono concluse da poco le valutazioni per i progetti di interesse nazionale, i cosiddetti Prin, presentati in tutti i settori scientifici. Quelli che coinvolgono docenti e ricercatori Unimc portano a casa quasi 2 milioni di euro: 830 mila euro per gli otto di cui l’Ateneo è coordinatore; un milione e 100 mila euro per gli altri 16, che coinvolgono l’ateneo maceratese tra gli attori principali in collaborazione con realtà prestigiose come Bocconi, Politecnico e Università di Milano, Luiss, Firenze, Bologna, Napoli, Siena, Modena Reggio Emilia.

Dal diritto alla letteratura, passando per la pedagogia speciale, l’economia, le scienze politiche, la storia e l’informatica, i filoni di ricerca rispecchiano la pluralità dei campi di interesse dell’Ateneo marchigiano con una forte incidenza dell’applicazione delle tecniche digitali e dell’intelligenza artificiale che contribuiscono ad attualizzare il contributo delle scienze umanistiche, giuridiche, economiche e sociali.

“Ringrazio colleghe e colleghi che hanno dimostrato profonda visione e grande professionalità nella presentazione di tante proposte di elevata qualità scientifica. Grazie a questo lavoro di squadra corale e diffuso, siamo stati in grado di intercettare importanti finanziamenti all’interno del programma nazionale più importante, sostenuto dal Ministero dell’Università e della Ricerca per favorire il rafforzamento delle basi scientifiche nazionali, anche in vista di una più efficace partecipazione alle iniziative europee relative” commenta il rettore John McCourt.

Nel dettaglio, i progetti che vedono docenti o ricercatori maceratesi alla direzione come “Principal Investigator”, riguarderanno: il diritto, con il progetto di Claudia Cesari sull’utilizzo delle nuove tecnologie dei dati biometrici all’interno dei procedimenti penali; la storia, con lo studio di Roberto Lambertini del linguaggio e delle pratiche di un’istituzione medievale, la tregua, volta a mitigare i conflitti violenti; finanza ed economia, con il focus su evasione fiscale e corruzione in Italia secondo un approccio quantitativo di Elisabetta Michetti; informatica, con Marina Paolanti che indagherà, attraverso modelli computazionali, la competenza spaziale umana all’interno di spazi complessi; le scienze politiche, con l’analisi di Andrea Prontera sulla politica energetica italiana tra il recovery plan post pandemia e la guerra russo-ucraina; la pedagogia speciale con i due progetti di Lorella Giannandrea e Noemi Del Bianco, entrambi sull’utilizzo delle nuove tecnologie per favorire l’inclusione nei processi di apprendimento; la letteratura, con la digitalizzazione dell’epistolario leopardiano coordinata da Laura Melosi.

Di grande attualità anche i temi di indagine degli altri sedici progetti Prin incentranti nei settori del marketing, dell’analisi economia e socio politica, della valorizzazione dei beni culturali. I docenti referenti sono Arianna Alpini, Angela Bianchi, Elena Cedrola, Francesco De Leonardis, Patrizia Dragoni, Giacomo Gistri, Antonio Pacifico, Roberto Perna, Stefano Pollastrelli, Francesca Raffi, Giuseppe Rivetti, Giulio Salerno, George Santi, Margherita Scoppola, Claudio Socci, Simona Tiribelli.

Nel dettaglio: Arianna Alpini sulla tutela dei consumatori; Elena Cedrola sulla comunicazione della sostenibilità aziendale in ambiente digitale; Francesco De Leonardis su Pubblica amministrazione e strumenti giuridici per la valorizzazione dei servizi ecosistemici; Giacomo Gistri su marketing e Intelligenza Artificiale; Antonio Pacifico sul monitoraggio dei rischi in ambiente finanziario; Roberto Perna sui depositi archeologici digitali; Giuseppe Rivetti sul finanziamento del bilancio pubblico e l’economia illegale; Giulio Salerno sulle asimmetrie regionali all’interno di un Paese da un punto di vista legale, sociologico ed economico; Margherita Scoppola sull’impatto della politica commerciale e ambientale in agricoltura; Claudio Socci sullo studio di una piattaforma di modellazione integrata multisettoriale per la progettazione dei percorsi di transizione energetica; Simona Tiribelli sulla fiducia nell’Intelligenza artificiale per l’analisi delle immagini mediche; Angela Bianchi sulla formazione del concetto di linguaggio; Francesca Raffi sulle tecnologie universalmente inclusive per praticare l’inglese; Stefano Pollastrelli nel campo del diritto; George Santi sull’apprendimento della matematica in carcere; Patrizia Dragoni su pratiche e strumenti per una museologia inclusiva.

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