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Presentata a Tolentino la 9° edizione del Premio Colsalvatico

La cerimonia di premiazione avverrà sabato 25 febbraio presso il Politeama

Presentazione a Tolentino del Premio Colsalvatico

Nel corso di una conferenza stampa è stata presentata ufficialmente la nuova edizione del Premio Colsalvatico. Il Vicesindaco Alessia Pupo, il presidente del consiglio comunale Alessandro Massi Gentiloni Silverj e il Presidente del Circolo culturale “T. Colsalvatico” Franco Maiolati hanno illustrato il programma degli eventi che prevede, oltre alla cerimonia di premiazione altre interessanti e coinvolgenti iniziative.

IL PREMIO COLSALVATICO

Nato nel 2002, con il desiderio di rendere omaggio all’illustre poeta e scrittore (successivamente, nel 2009, riconosciuto Giusto fra le Nazioni), fin dalla seconda edizione del 2004 si orienta direttamente verso il tema dell’Umorismo per sottolineare una piacevole caratteristica di buona parte della sua narrativa e per offrire un contributo all’immagine della città di Tolentino definita come “Civiltà del sorriso”, ampliando lo sguardo verso la narrativa.

Da allora, fino al 2014, le edizioni biennali hanno visto un crescendo di interesse. Nel 2016 il terremoto, contemporaneo alle fasi di svolgimento, ci ha suggerito di interrompere. Una ripresa nel 2018, con una forma del tutto nuova, con una sorte di ex-tempore di narrativa e fotografia, molto apprezzata dal pubblico ma molto faticosa per gli autori. Nel 2020 pronti per ripartire, il covid non ci ha permesso di individuare un tempo in cui poter svolgere le fasi conclusive in presenza.

Quindi ecco di nuovo il premio, nella modalità originale, quasi come un nuovo inizio, pur giunto alla IX edizione.

Ma con domande che premono: “Si può sorridere o ridere con tutto quello che succede intorno?” I bambini sono capaci di farlo anche in mezzo ad un mucchio di macerie. Lo consente la loro incoscienza o il sentire di essere voluti bene e comunque?  Nella nostra esperienza, confermata anche dalla tradizione del nostro Premio, è proprio questa coscienza che consente di non essere soffocati rabbia perché tutto intorno è un disastro, o dalla disperazione perché noi stessi ci vediamo come un disastro. Qui sta la provocazione, in fondo, per verificare come “L’umorismo sia un modo di guardare la realtà” e non una evasione da essa.

LA GIURIA TECNICA

Una Giuria, composta da:

Gianfranco Lauretano  (Presidente, poeta, scrittore, direttore della rivista clanDestino)

Fabrizio Altieri (scrittore)

Gianna Belloni (Vicepresidente Circolo Colsalvatico)

Roberto Brunelli (scrittore)

Fulvio Fulvi (giornalista Avvenire, scrittore)

Giacomo Gardini (vincitore ottava edizione Premio Colsalvatico)

 

ha selezionato cinque racconti destinati alla graduatoria finale ed altri tre degni di segnalazione; tutti, insieme ad altri tre racconti di Tullio Colsalvatico, sono raccolti in una antologia dal titolo “Io e te siamo un disastro”, edita da Leardini.

 

LA GIURIA DEI LETTORI

Il Premio Colsalvatico, pur raccogliendo adesioni da tutta Italia, ha sempre desiderato essere un’occasione di incontro soprattutto nella città e nel territorio. Per questo ha promosso, ormai da molte edizioni, la presenza di una Giuria di lettori

La Giuria dei lettori è presieduta da Francesco Pagnanelli, “il libraio” di Tolentino, e si riunirà sabato 18 febbraio (ore 21, presso la Sala Mari del Museo dell’Umorismo) in una serata pubblica di ascolto dei cinque racconti letti da Giulia Merelli e Matteo Canesin.  I giurati riceveranno copia dell’antologia per poter rileggere i cinque racconti ed esprimere un giudizio che esprimeranno in una scheda compilata la sera della premiazione; tale giudizio, mediato con quello della Giuria tecnica, consentirà di stilare la graduatoria finale dei vincitori.

Con grande soddisfazione va rilevata la numerosa e qualificata partecipazione di giurati (oltre 40) che hanno aderito spontaneamente da quasi tutta la provincia, con ovvia prevalenza da Tolentino e dintorni.

 

CERIMONIA DI PREMIAZIONE

Avverrà sabato 25 febbraio alle ore 21, presso il Politeama di Tolentino, con la guida di Giulia Merelli.
Intesa soprattutto come occasione di incontro tra gli autori premiati e la Giuria tecnica e dei lettori, ed il pubblico, attraverso la lettura (Giulia Merelli e Matteo Canesin) di uno stralcio dei singoli racconti e confronto tra i protagonisti.

Ospite d’onore della serata è Enrico Beruschi, protagonista di primo piano negli anni ’80 in trasmissioni come “Drive in”, che hanno portato la comicità e l’umorismo tra il grande pubblico.

Memorabili i suoi personaggi che sapevano farci ridere su limiti e difetti di ognuno, riconoscendoli magari comuni a molti degli spettatori.

Beruschi ha raggiunto i 50 anni di carriera, dedicandosi in questi ultimi anni a presentare il suo “incontro” con l’opera di Guareschi, con spettacoli e monologhi che porta in tutta Italia.

Lo abbiamo rivisto recentemente a “Striscia la notizia”, a fianco di Ezio Greggio, sostituendo per qualche giorno Ezio Iachetti.

Sarà interessante e divertente confrontarsi con la sua grande esperienza legata all’umorismo.

Nel frattempo avverrà il conteggio finale dei voti che porterà infine alla proclamazione dei vincitori, con consegna del riconoscimento.

Come ringraziamento per la disponibilità offerta, si procederà anche all’estrazione di omaggi riservati ad alcuni lettori.

L’umorismo non è un’evasione che fa dimenticare la drammaticità della vita: per questo la serata sarà anche un’occasione di solidarietà ai bisogni emergenti, in questo momento particolare dei terremotati di Turchia e Siria, proponendo il sostegno all’azione dell’AVSI, associazione presente da molti anni anche in quei territori e che il Circolo Colsalvatico sostiene da anni con diverse iniziative.

 

LA PASSEGGIATA DEL SORRISO

Domenica 26 febbraio dalle ore 10.30, dal Ponte del diavolo.

“La tristezza è l’ombra del diavolo”  (Colsalvatico)
“Il diavolo ha paura della gente allegra” (San Giovanni Bosco)

Una passeggiata guidata per vie e luoghi che richiamano l’umorismo ed il sorriso nella storia di Tolentino, attraverso santi, scrittori, burloni, artisti, piazze e campanili, con arrivo al museo dell’Umorismo.

Accompagnati da  letture curate dagli amici dell’Associazione Libera_mente e con qualche intervento divertente di Adriano Marchi.

 

LIBRI PER (SOR)RIDERE SUL SERIO    –    Due appuntamenti

Un Premio dedicato alla scrittura umoristica ha una naturale attenzione verso autori e libri interessanti per approfondire il tema dell’umorismo.

 

Domenica 5 marzo, ore 17,  Sala Mari del Museo dell’Umorismo

Incontro con Umberto Folena
giornalista, scrittore, autore dei recenti libri umoristici
La notte in cui Carletto non cantò e Ritorno a Tretronchi.

 

Domenica 5 marzo, ore 17,  Sala Mari del Museo dell’Umorismo

“IL PAPA DELL’UMORISMO E DELLA GIOIA”
incontro con ANDREA MONDA
direttore dell’Osservatore Romano, scrittore, autore del libro “Benedetta umiltà – Le virtù semplici di Joseph Ratzinger”.

Sicuramente un incontro  molto stimolante, che ci farà scoprire un aspetto della personalità di Papa Benedetto XVI nuovo rispetto alla sua conoscenza che riteniamo di avere.

 

MOSTRA   “UN UMORISTA SERIO” – Omaggio ad Ennio Flaiano

Esposta nell’atrio del Palazzo Sangallo, celebra uno dei più grandi autori dell’umorismo italiano, a 50 anni dalla sua morte. Ripreso da molti in questo periodo, spunto per esempio della trasmissione “Caro Marziano” ideata e condotta da  da Pif (Rai3).

 

RINGRAZIAMENTO

Tanti appuntamenti che definiscono un programma molto ricco, cresciuto strada facendo, che sorprende gli stessi organizzatori e che per prendere forma ha certamente bisogno dei molti collaboratori coinvolti, ma anche del sostegno concreto di varie realtà.

Intanto il Comune di Tolentino che è co-organizzatore della manifestazione ed ha reso disponibili spazi e strutture, oltre ad un impegno economico. In questo ambito un particolare ringraziamento a Giorgio Leggi che ha curato la preparazione dell’antologia e la grafica promozionale.

Fondamentale il sostegno offerto dall’ASSM, con la realtà delle Terme Santa Lucia, della SIMONELLIGROUP  e della SYSTEMATICA di Tolentino.

Sono segno concreto di un riconoscimento e stima nei confronti di una presenza culturale che vuole incontrare la città ed il territorio.

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