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Macerata: fruttuosa seduta del Consiglio Comunale

Stemma Comune di MacerataGiornata fruttuosa quella del pomeriggio del 29 settembre per il Consiglio comunale che ha affrontato diverse tematiche e ha fatto il punto sui lavori della galleria passante di Fontescodella e ha ascoltato le comunicazioni del sindaco Giorgio Meschini in merito alla vicenda Fondazione Carima.

Galleria Fontscodella – “L’apertura al traffico della galleria delle Fonti dovrebbe avvenire prevedibilmente entro un mese, un mese e mezzo”. Questo quanto affermato dall’assessore Raffaele delle Fave che ha risposto all’interpellanza del consigliere di An, Riccardo Sacchi, in merito ai ritardi relativi ai lavori del tunnel.
“Il termine per completare i lavori della galleria – ha detto ancora Delle Fave –  era fissato al 29 settembre ma l’impresa li ha formalmente ultimati il 26 dello stesso mese. Rimangono da completare piccole lavorazioni, come la piantumazione di alberi, che comunque non incidono sull’uso e sulla funzionalità dell’opera. Per quanto riguarda i sistemi di sicurezza, sono stati già installati e le prove di funzionalità parzialmente effettuate. L’apertura al traffico potrà avvenire appena saranno completati gli allacci alle reti Enel e Telecom per la fornitura di energia e la piena funzionalità dei sistemi di controllo e di allarme”. Delle Fave ha poi rassicurato il consigliere Sacchi sulle procedure per la realizzazione delle bretella via Mattei – Pieve e il collegamento Montanello – Villa Potenza che stanno andando avanti. “La galleria rappresenta – ha concluso delle Fave – l’opera pubblica più importante per Macerata dal dopoguerra ad oggi e sono convinto che risolverà più del 50 per centro dei problemi viabilistici della città”. Per quanto riguarda la spesa se aggravio c’è stato, ha detto in sostanza l’amministratore, è dipeso dai problemi che sono sorti e che sono stati affrontati. Il consigliere Sacchi si è detto non soddisfatto delle risposte ricevute. L’auspicio era quello di avere dati più precisi e ha lamentato l’aggravio di spesa.

Fondazione Carima – “La vicenda è nota – ha esordito il sindaco Meschini riferendo al Consiglio su sollecitazione dei gruppi consiliari di An, F.I., Udc e Gruppo misto-Pri  sull’episodio che lo ha visto protagonista insieme ai vertici delle Fondazione Carima -. Lascio a voi le valutazioni con un preghiera: che siano senza pregiudizi. La mia posizione nei confronti della Fondazione Carima non ha valore politico né istituzionale. E’ solo una considerazione personale e quindi opinabile”. Dopo di che il primo cittadino ha fatto la cronistoria dello scambio epistolare tra lui e il presidente della Fondazione Gazzani fino ad arrivare alla lettera datata 21 agosto “Si tratta di una risposta che va distinta in due parti, la prima dove mi esprimo come sindaco e ribadisco la volontà di piena collaborazione nell’affrontare la stagione lirica 2009, nella seconda dove ho esternato alcune considerazioni a carattere personale, che non avevo condiviso con nessuno e quindi senza valenza politica e istituzionale, sull’attività della Fondazione sia a livello locale che nazionale”. “Io rivendico – ha concluso il sindaco – il diritto di esprimere come cittadino la mie opinioni e questo non ha mai inficiato i rapporti con alcuno” e Meschini ha portato ad esempio le relazioni intercorse con l’associazione Amnic, con l’Istituto tecnico commerciale e perfino con l’associazione Dianetics”. Ad aprire la serie di interventi sull’argomento è stata la capogruppo Anna Menghi dell’omonimo Comitato, la quale si è detta d’accordo sul fatto che la questione non deve avere una connotazione politica ma ha ricordato al sindaco che quando si riveste un ruolo istituzionale certe cose non è possibile metterle per iscritto ma è auspicabile un incontro e ha aggiunto che, pur non condividendo la scelta della Fondazione ne capisce la reazione. Per Federico Valori (Partito socialista) prima di tutto il dovere di ogni istituzione è il confronto e la scelta operata dalla Fondazione sa di ritorsione, fattore che danneggia la città. Ivano Tacconi, capogruppo dell’Udc, ha espresso il timore che Macerata, in questo modo, possa rimanere isolata mentre per Renato Principi, capogruppo di Città viva, la polemica in questo momento non è opportuna e un argomento così delicato meritava un confronto serio e non delle semplici esternazioni. Silvano Iommi (F.I.) ha invece parlato di assenza di visione, di progetto sia da parte del sindaco che della maggioranza mentre per il capogruppo del Pd, Romano Carancini, la Fondazione Carima ha  fatto un errore scegliendo Civitanova senza aver atteso quello che il Consiglio comunale avrebbe espresso nel merito. Riccardo Sacchi (An) ha criticato il metodo usato dal sindaco e ha detto che Macerata, anche in questa occasione, ha perso il suo ruolo di comune capoluogo. Infine il capogruppo di Rifondazione comunista, Luciano Pantanetti, che ha mosso una critica a Meschini, ovvero che quello che ha espresso lo doveva fare come sindaco e non come cittadino.

Variazioni di bilancio e salvaguardia degli equilibri – Con 16 voti a favore (maggioranza, Giovanni Meriggi del Gruppo misto-Pri), 9 contrari (Comitato Menghi,, Udc, F.I. e An) e un’astensione (Ivano Tacconi capogruppo Udc) il Consiglio comunale ha approvato la delibera inerente alla variazione di bilancio che riguarda maggiori risorse per 426 mila euro destinate prevalentemente ai Servizi sociali (335 mila euro), alla Cultura (25 mila euro) e ad altri servizi (46 mila euro). Sono stati inoltre previsti 150 mila euro per investimenti presso il quartiere di Ficana (finanziati dalla Regione Marche) e 100 mila euro per il restauro dell’orologio della  torre civica (finanziati dalla Fondazione Carima). Sull’argomento sono intervenuti Placido Munafò del Comitato Menghi, lamentando la mancanza di politica ambientale da parte dell’Amministrazione che non ha contemplato un’azione concreta per un impegno di spesa relativa alle rilevazioni della qualità dell’aria e sul restauro dell’antico orologio il cui rifacimento sarebbe un falso. Contrario al provvedimento anche Andrea Beccacece (Udc) per l’insensibilità dimostrata dall’Amministrazione comunale alle sollecitazioni fatte sui tagli alle spese correnti. Successivamente alla variazione di bilancio, è stata approvata con 20 voti a favore (maggioranza), 7 contrari (F.I., An, Meriggi del Gruppo misto-Pri, Comitato Menghi e Udc) anche la delibera sulla verifica degli equilibri di bilancio e sullo stato di realizzazione dei programmi dell’Amministrazione comunale. Con il provvedimento il Consiglio ha preso atto di una situazione finanziaria in generale equilibrio nonostante il clima di incertezza che scaturisce dalle ultime manovre statali di finanza pubblica che mettono a rischio i trasferimenti dello Stato in favore di Comuni e Province. Per quanto riguarda i programmi dell’Amministrazione si è preso atto di una buona realizzazione degli stessi soprattutto alla luce degli investimenti avviati dal 2000 ad oggi. Critiche dalla minoranza per bocca di Giovanni Meriggi (Gruppo misto-Pri) secondo cui il problema sta nell’impostazione di bilancio, uno strumento che risulta inattendibile e punta il dito sulla spesa corrente che continua ad aumentare, per Anna Menghi i dati sono gli stessi riportati nella delibera dello scorso anno, mentre Deborah Pantana, pur apprezzando quanto riservato ai Servizi sociali, ha sottolineato i problemi irrisolti come quello della piscina. Dai banchi della maggioranza Francesco Launo (Pd) ha affermato che dal documento non emerge nessun elemento di squilibrio il che significa che l’ente non ha difficoltà e Reinhard Sauer (Rifondazione comunista) ironicamente ha detto che avere un bilancio in equilibrio è quasi un peccato.

Costruzione fognature e conferimento all’Apm patrimonio immobiliare comunale –  Disco verde in Consiglio anche per altre due delibere votate senza discussione. La prima riguarda l’approvazione definitiva della variante urbanistica relativa ad alcune aree di proprietà privata interessate dai lavori di costruzione di una fognatura intercomunale per il depuratore di Villa Potenza e che riguarda anche i Comuni di Appignano e Treia. Il provvedimento è stato approvato con 21 voti a favore (maggioranza, Comitato Menghi e Udc) e 4 astensioni (An e F.I.). L’altra delibera approvata con 19 voti a favore (maggioranza e Udc) e 4 astensioni (Comitato Menghi, An e F.I.) riguarda la cessione all’Apm, da parte del Comune, degli impianti idrici che si trovano a Montalbano in cambio di 10.288 azioni della società per un valore di 1.474.476,16 euro, ferma restando la prelazione su altre 39 azioni, pari a 5.589,48 euro, eventualmente non opzionate da altri Comuni soci dell’Apm.

I lavori del Consiglio proseguiranno pomeriggiodel 30 settembre, a partire dalle 16, con l’esame dei restanti  punti all’ordine del giorno.

Redazione Macerata Notizie
Pubblicato Martedì 30 settembre, 2008 
alle ore 17:21
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