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Nuova sede per la web radio dell’Università di Macerata

Il rettore Adornato: "Grazie anche alla disponibilità della Provincia, ci stiamo ricollocando in centro storico"

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Antonio Pettinari e Francesco Adornato

Locali ampi, luminosi e già pronti all’uso sono quelli che la Provincia ha messo a disposizione dell’Università di Macerata. La collaborazione tra i due enti si rafforza ulteriormente e porterà al potenziamento della web radio dell’Ateneo. Le tre nuove stanze, individuate al piano terra del Palazzo degli Studi con affaccio sul cortile di ingresso al liceo scientifico, permetteranno, infatti, di ospitare, oltre a un piccolo studio di registrazione, la redazione dell’emittente radiofonica. Nonostante il lockdown imposto dalla pandemia, radio Rum non ha mai spento i microfoni, mantenendo uniti e coinvolti i giovani speaker che nei mesi scorsi hanno proposto programmi di informazione, dibatto e intrattenimento, non da ultime le dirette dedicate alle elezioni studentesche.

“E’ stato un anno impegnativo, che, però, non ha fermato in alcun modo il lavoro dell’Ateneo – è il commento del rettore Francesco Adornato -. La nostra ostinata fiducia nel futuro non ha avuto la minima flessione. Abbiamo investito oltre 38 milioni di euro per l’efficientamento energetico, la sistemazione antisismica, l’allargamento delle sedi. Grazie anche alla disponibilità della Provincia, ci stiamo ricollocando in centro storico, andando oltre ciò che il terremoto aveva lesionato. L’attività della radio ha contribuito a tenere unita la comunità accademica. I nuovi locali, nella speranza di un ritorno in presenza anche se regolato, offriranno ai nostri studenti uno spazio per mettersi alla prova e sperimentare insieme nuovi linguaggi e contenuti”.

Sulla stessa onda il presidente Antonio Pettinari: ““Si è coniugato l’obiettivo di far diventare il Palazzo degli Studi cardine della vita cittadina con l’esigenza di occupare i vari spazi a disposizione. Il rettore aveva mostrato il bisogno di avere alcuni locali, oltre a quelli che l’Università già dispone in questa struttura provinciale, e abbiamo risposto prontamente, per favorire ancora di più il radicamento dell’Ateneo, quale anima culturale, nel centro della città. Aver trovato la giusta soluzione è fonte di soddisfazione, anche pensando all’importanza della formazione e della ricerca a beneficio delle nuove generazioni. Ora, nel Palazzo degli Studi, si rafforza la presenza di centri culturali come appunto l’Università e servizi pubblici come l’ATO sociale. Appena possibile, compatibilmente con l’uscita dalla pandemia, ripartirà anche il cinema. Nelle prossime settimane, infine, sarà emesso il bando per i due locali in corso Matteotti, ora non affittati (spazi ex Borbonese e ed ex sportello per il consumatore)”.

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