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Cresciuto a dismisura nel post-lockdown l’interesse per il Parco Nazionale dei Monti Sibillini

Sempre più persone si sono infatti rivolte ai motori di ricerca online per ottenere informazioni

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Parco Nazionale dei Monti Sibillini

Il 2020 è stato segnato dall’emergenza covid 19, ma i lunghi mesi di lockdown hanno stimolato la voglia di recuperare un contatto diretto con la natura, gli spazi aperti e quelle bellezze naturalistiche che caratterizzano il Bel Paese. Tra esse il Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Gli ingenti flussi turistici dell’estate 2020 nel Parco meriterebbero  una approfondita analisi, ma si vuole focalizzare l’attenzione sull’utilizzo del web per la scelta della destinazione della vacanza. Il turista, prima di raggiungere fisicamente ogni luogo di vacanza, impiega ore sui motori di ricerca per studiare la meta. Ed infatti, molto è stato il tempo che gli utenti hanno trascorso on line collegandosi al sito sibillini.net ed impiegandolo come manuale virtuale per scoprire, conoscere ed orientarsi tra le mille opportunità che il Parco offre.

Su base annuale (con rilevazione al 14 settembre), è stato registrato un incremento complessivo degli accessi del 66,93%, dei nuovi utenti del 60,01% e degli utenti complessivi del 58,75%. I dati risultano ancor più sorprendenti dal 4 maggio in avanti, quando l’incremento complessivo degli accessi si sposta al 105,4%, quello dei nuovi utenti al 98,05% e quello degli utenti complessivi al 92,70%.

Approfondendo l’analisi, emerge che la maggior parte degli utenti esegue ricerche correlate a informazioni turistiche, poiché gli accessi per motivi istituzionali (bandi, normative tecniche, eccetera) costituiscono una componente stabile nel tempo. Di particolare rilievo risulta la richiesta di informazione sui sentieri del Parco, i cui accessi hanno visto un incremento del 150%.

Questa sempre crescente attenzione degli internauti per il sito del Parco ha portato gli operatori a mettere in atto azioni sistematiche e trasversali, come l’iniziativa di sviluppo di “un sistema esperto” (branca dell’intelligenza artificiale) che ha reso il sito dell’ente in grado di rispondere a numerosi quesiti specie sulla possibilità di fruizione turistica in rapporto allo stato dei luoghi nel post-sisma.

Elaborando poi i dati a partire da un campione statistico di poco meno di 2000 record relativo all’anno corrente, emerge con chiarezza che, tra i cluster natura, outdoor, relax, cultura, enogastronomia, considerati da Oracolo Sibilla, sistema di ricerca e creazione itinerari interno al sito, la domanda di outdoor segna un picco di 1149 immediatamente seguita dal cluster natura 989. Più indietro sono, nell’ordine: relax 442, cultura 441, enogastronomia 333. Dati che delineano con grande chiarezza la voglia di stare e fare attività all’aperto dei visitatori.

Emerge infatti che l’attività di maggiore interesse è proprio l’escursione a piedi che segna 1029 (con difficoltà richiesta media e facile) contro, ad esempio, la bicicletta che rimane a 189 (tra ciclismo e MTB). 176 sono i visitatori che portano con sé l’amico fedele dell’uomo, il cane. Il tipo di alloggio più richiesto è indubbiamente l’agriturismo che segna 365, seguito dal bed & breakfast a 273. La durata del soggiorno è a favore del giornaliero con 1011 contro 870 plurigiornalieri. Tali dati costituiscono uno specchio affidabile del profilo del turista potenziale e, non appena saranno disponibili, sarà importante confrontarli con i dati reali di arrivi e presenze.

“Immaginavamo che la riapertura dopo il lockdown portasse tante persone verso la montagna e gli spazi naturali, ed insieme al sistema territorio abbiamo cercato di approntare le migliori misure per gestire tali flussi” sottolinea il presidente del Parco, Andrea Spaterna. “È chiaro che la presenza di molti turisti richiede una attenzione particolare perché, pur caratterizzandoci come luoghi aperti e fruibili, siamo un’area protetta che pretende rispetto e comportamenti adeguati. Quindi ben venga un aumento delle presenze, che significa anche economia per un territorio che ha bisogno di futuro, ma con una consapevolezza ed una responsabilità necessarie per chi decide di venire nel Parco a visitarlo, proprio per la sua specificità e la delicatezza dell’ecosistema. I dati di flusso provenienti dal sito www.sibillini.net – conclude Spaterna – sono certo troveranno conferma in quelli reali, ed in questo senso l’Oracolo della Sibilla rappresenta una felice intuizione del nostro staff poiché ci consente di avere subito un quadro interpretativo dei flussi potenziali all’interno del Parco”.

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